TAGLIACOZZO. Il nuovo piano ospedaliero, con la nascita dell’ospedale dei Marsi, continua ad animare il dibattito politico tra centrodestra e centrosinistra.
Tutto questo mentre il Comitato civico spontaneo di Tagliacozzo esprime «rammarico perché il codice dell’Umberto I sarà cancellato».
Il vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, il coordinatore provinciale della Lega, Eliana Morgante, la responsabile del dipartimento Trasporti del partito, Carla Mannetti, Roberta Salvati, esponente peligna del Carroccio, Antonio Del Boccio e il medico Maria Matteucci (candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale) hanno parlato del nuovo piano ospedaliero come di «un provvedimento storico, frutto del duro lavoro svolto nell’ultimo quinquennio dalla giunta regionale e dall’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì. Un piano di riorganizzazione che risponde alle necessità e alle aspettative di un’intera comunità, delineando le linee strategiche della sanità abruzzese per i prossimi anni». Per il Comitato civico spontaneo di Tagliacozzo, invece, «è caduto nel vuoto l’appello a tutti i consiglieri regionali a votare favorevolmente ogni modifica che avrebbe consentito il mantenimento del presidio di Tagliacozzo all’interno della rete ospedaliera abruzzese, nella sua attuale configurazione di unità operative e servizi. L’occasione per approvare modifiche al piano Marsilio-Verì c’è stata, sia nei lavori della Commissione sanità che in consiglio regionale ma, in entrambi i casi, tutti i consiglieri della maggioranza di centrodestra hanno votato contro». Botta e risposta tra il consigliere regionale, Simone Angelosante, e il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, sul futuro dell’ospedale di Tagliacozzo. «L’ospedale dei Marsi non è una bufala perché di fatto è già nella rete ospedaliera approvata», ha affermato Angelosante, «con la sua istituzione si integreranno l’ospedale di Avezzano e i presidi di Tagliacozzo e Pescina. Per quanto riguarda Tagliacozzo, lo stesso sarà a vocazione riabilitativa e sono stati aggiunti ulteriori 12 posti letto di riabilitazione». Per Berardinetti «il consigliere Angelosante avrebbe dovuto vigilare prima che il piano della rete ospedaliera fosse inviato dall’assessore Verì al ministero. Si sarebbe dovuto accorgere prima che gli ospedali di Tagliacozzo e Pescina erano stati condannati. E avrebbe dovuto chiedere alla sua maggioranza che anche gli ospedali marsicani fossero trattati come quelli di Popoli, Penne, Ortona e Guardiagrele».