PESCARA. «Velocizzare le cure e le dimissioni dei codici gialli e verdi, che rappresentano il 50% degli ingressi quotidiani al pronto soccorso, allo scopo di decongestionare la struttura di emergenza-urgenza il più rapidamente possibile». E poi «migliorare la comunicazione tra i familiari dei pazienti e il personale medico per evitare tensioni derivanti dalla mancanza di informazioni sullo stato di salute dei propri cari». Sono alcune delle richieste, riferite dal capogruppo della Lega in Comune Vincenzo D’Incecco, formulate nell’incontro che si è svolto a Palazzo di città con i vertici di Regione e Asl.
La riunione è stata convocata per discutere i problemi del pronto soccorso dell’ospedale pescarese, dalla carenza di medici alla organizzazione interna del presidio che deve essere migliorata a fronte di un iperafflusso giornaliero di utenti, non meno di 100 accessi tra codici rossi, gialli e verdi.
E quelle riassunte da D’Incecco sono alcune delle richieste avanzate all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e al manager della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi, nel corso del confronto a cui erano presenti anche il vice sindaco Gianni Santilli, il presidente del Consiglio comunale, Marcello Antonelli; i consiglieri D’Incecco, Armando Foschi, Maria Luigia Montopolino, Massimo Pastore.
In rappresentanza della Asl hanno partecipato anche il direttore sanitario Antonio Caponetti, il direttore di presidio, Valterio Fortunato, il direttore amministrativo Vero Michitelli; Leonardo Paloscia, responsabile dell’area cardiologica-Utic e un referente del 118.
«Abbiamo messo sul tavolo tutti i problemi relativi al pronto soccorso», spiega D’Incecco, «abbiamo ascoltato le ragioni e le criticità esposte dai vertici Asl e tra le proposte che abbiamo avanzato vi è sicuramente la necessità di migliorare la comunicazione tra il personale medico e infiermieristico con i familiari dei pazienti, i quali, non potendo stare al capezzale dei malati per ragioni di sicurezza, protestano e si arrabbiano perché impossibilitati a conoscere lo stato di salute dei propri cari. Altra cosa importante è la velocizzazione delle cure e delle dimissioni per decongestionare il presidio, fermo restando che mancano i medici, 4.200 in tutta Italia, e non solo a Pescara. Infine chiediamo l’attivazione della centrale unica del 118», prosegue il capogruppo. «Dopo questo incontro analizzeremo il da farsi e tra lunedì e martedì illustreremo in conferenza stampa le decisioni che abbiamo preso insieme alla Asl», conclude.