TERAMO. È forse l’opera stradale più attesa di tutte in provincia, completamento di quel collegamento veloce e cruciale tra Teramo e la Val Vibrata, ma anche tassello di quel sogno chiamato Pedemontana Marche-Abruzzo-Molise. Ora però il maxi progetto da 55 milioni di euro per il collegamento veloce tra Garrufo di Sant’Omero e Floriano di Campli si è bloccato in tribunale. E rischia di rimanerci a lungo.
LA GARA SOSPESA
La svolta è arrivata a fine dicembre scorso, quando la Regione ha annunciato l’arrivo dei 55 milioni necessari per il tratto di strada veloce di collegamento tra la statale 259 vibratiana a Garrufo e l’innesto a Floriano della provinciale 3, che poi si ricongiunge alla Teramo-Mare. Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede anche almeno un viadotto e una galleria.
Ed è sembrata poi fatta a maggio, quando l’Anas, titolare dell’opera, ha completato la gara d’appalto da 44 milioni per la progettazione e la realizzazione dell’arteria. Ma l’aggiudicazione provvisoria alla ditta pugliese Manelli Impresa non è mai diventata definitiva. Perché la D’Adiutorio Costruzioni di Montorio al Vomano, che ha vinto ai punti ma è stata esclusa per ragioni tecniche, ha chiamato in causa i giudici del Tribunale amministrativo regionale. E la pratica è stata sospesa.
IL CAVILLO E LA SENTENZA
In particolare, la D’Adiutorio è stata esclusa dalla gara d’appalto perché la commissione ha riscontrato una «asimmetria» tra quanto indicato nella busta tecnica e in quella economica, in particolare in merito ai prezzi. «Pertanto l’offerta economica del concorrente è irregolare», scriveva la stessa commissione di gara. Per i giudici del Tar, però, «i concorrenti potevano offrire nuovi prezzi per la completa definizione del progetto oltre che per le migliorie obbligatorie da offrire e, pertanto, il provvedimento di Anas (l’esclusione della D’Adiutorio, ndr) risulta illegittimo». Per questo, i giudici del Tar hanno accolto il ricorso dell’azienda montoriese, respingendo anche il controricorso della Manelli.
In teoria, a questo punto, l’Adiutorio potrebbe aspettarsi l’aggiudicazione del maxi appalto da parte dell’Anas. Ma gli attori della vicenda sembrano attendersi un ricorso al Consiglio di Stato da parte della Manelli, nel tentativo di ribaltare la sentenza di primo grado del Tar. Se questo avvenisse, l’attesa di un pronunciamento definitivo rischierebbe di dilatare enormemente i tempi per l’aggiudicazione del maxi appalto. E di conseguenza quelli per la progettazione e per la realizzazione dell’opera.
«OPERA URGENTE»
«Spero che questa vicenda si risolva presto e che i lavori possano partire nel più breve tempo possibile»: l’auspicio è del presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo. «Il territorio ha estremo e urgente bisogno di questa strada. Io sono impegnato direttamente nella ricerca dei fondi necessari per il tratto sud della Pedemontana, la Capsano-Bisenti: c’è una interlocuzione in corso con il ministero delle Infrastrutture. Perché la Pedemontana avrebbe una valenza importantissima, non solo per il collegamento tra i comuni, ma anche tra le zone industriali».
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