PESCARA. È cominciata ieri la festa in onore del santo patrono della città di Pescara San Cetteo. In mattinata, due messe in cattedrale: poi, alle 17, si è svolto il rito della processione che ha percorso un tratto del fiume Pescara con la statua del santo a bordo di una barca, il tutto con l’accompagnamento musicale del gran concerto bandistico Città di Chieti. Al rientro in cattedrale si è tenuto il Pontificale con l’arcivescovo Tommaso Valentinetti.
Gli eventi proseguiranno fino a lunedì. Nella giornata di oggi, alle 10, si svolgerà la Regata di San Cetteo, memorial Emanuele Di Persio, con barche «gozzo nazionale», organizzata dal circolo nautico Porto Antico Pescara asd. Sono iscritti 10 equipaggi, 5 femminili e 5 maschili provenienti da Ortona (Lega navale) e da Molfetta (Vogatori Molfetta) oltre a quelli del circolo nautico Porto Antico Pescara. Ogni equipaggio è composto da 4 vogatori più il timoniere, per un totale di 50 partecipanti. Per la prima volta nelle acque del fiume Pescara, e più esattamente alle spalle della città vecchia, ritorna un’antica tradizione remiera. Infatti fino al primo conflitto bellico, in occasione della Festa di San Cetteo, venivano organizzati numerosi giochi d’acqua sul fiume Pescara tra cui la «sfida dei battelli».
I gozzi nazionali sono imbarcazioni regolamentari della Federazione italiana canottaggio a sedile fisso. Costruiti in vetroresina, sono equipaggiati da quattro vogatori che remano «di punta», cioè con un remo, e da un timoniere: hanno un peso non inferiore ai 195 chilogrammi, una lunghezza di 5,60 metri ed una larghezza di circa un metro e mezzo. Prima della regata sarà effettuata la cerimonia della Benedizione del remo.