CASTEL FRENTANO. Inizia questa mattina alle 8.30, all’ospedale di Chieti, l’autopsia su Andrea Pellicciotta. L’esame viene eseguito dal medico legale Pietro Falco, a cui la Procura di Chieti, che ha aperto un’inchiesta sul tragico schianto avvenuto in un’area di cantiere sull’autostrada A14, ha conferito l’incarico. Dalla consulenza si attendono elementi utili a fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente costato la vita al 29enne di Castel Frentano, dipendente di un supermercato di Casoli e calciatore dilettante molto conosciuto. Sabato notte, intorno alle 3.30, Pellicciotta stava tornando a casa a bordo di una Kia Sportage, dopo una serata trascorsa con gli amici a Pescara. Al chilometro 394, tra i caselli di Francavilla e Ortona, nel territorio di Miglianico, il conducente si è imbattuto in un’area di cantiere con scambio di carreggiata. Nell’atto di passare da una carreggiata all’altra, come ricostruito dalla polizia stradale di Pescara, ha urtato la testata del guardrail finendo per schiantarsi contro un divisorio in cemento. Il giovane è deceduto alcune ore dopo, nella tarda mattinata di sabato, all’ospedale di Chieti, dove è stato sottoposto anche a un delicato intervento. Il cantiere sull’A14 è stato smontato poche ore dopo l’incidente. Come spiega Autostrade, si trattava di un cantiere di pavimentazione, per la manutenzione ordinaria, che di prassi resta aperto solo una notte (montato alle 22 e smontato tra le 5 e le 6 del mattino successivo). La sua presenza era, inoltre, evidenziata da segnaletica di rallentamento e birilli. Il 29enne potrebbe avere avuto un malore o un colpo di sonno. Andrea Pellicciotta, soprannominato “Titì”, era un ragazzo apprezzato e ben voluto da tutti. In tanti aspettano di dargli l’ultimo saluto nella sua Castel Frentano. (s.so.)
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