Arriva Roberto Speranza e la spara più grossa di tutti: “Chiorazzo è il più forte”. Un’affermazione inquietante se estratta dal contesto politico-elettorale. Il più forte rispetto a chi e a che cosa? Nel lessico politichese è chiaro. “Ha più consensi e voti, ha un drappello di seguaci interno ed esterno capace di combattere una battaglia elettorale senza precedenti. E’ sostenuto da apparati potentissimi. Con lui si vince.” E’ l’opinione di Robertino, non è la verità. Tuttavia, è un’opinione inaccettabile: tatticismi, ingegneria del consenso finalizzata al consenso. Assalto al Potere, niente altro. Adesso basta. La sinistra rappresentata da Speranza è la sinistra di cui il Paese né la Basilicata hanno bisogno. Figlia di una borghesia cresciuta all’ombra del capitalismo e nelle corti dei potenti.

Nella logica democratica la faccenda si fa più complicata. E’ da decenni che le coalizioni in campo giocano le loro carte in previsione di un unico obiettivo: vincere. Saltando a piè pari una domanda: perché? Vale a dire perché devi vincere? Per fare cosa, con chi, come, per raggiungere quali traguardi di sviluppo? No, Speranza punta sul nome e non risponde, come tanti altri seguaci cascati dal pero, alla domanda fondamentale.

Dunque, sia lui sia gli altri che da settimane prendono la parola su tutti i temi scottanti che riguardano la Basilicata, dopo decenni di silenzio, prescindono dalla risposta a quella domanda: perché dovreste vincere voi? I cittadini meno sprovveduti dovrebbero insistere a porre il quesito a cui nessuno pare sia in grado di rispondere. La verità è che chiunque provi a rispondere rischia di parlare a vanvera. Perché dovrebbe vincere Chiorazzo? La stessa domanda vale per Bardi. Perché dovrebbe vincere il generale? Quando finalmente decideranno di rispondere – fateci caso – diranno le stesse cose, con parole diverse. Difficile che loro propongano soluzioni convincenti quando il problema sono loro.

In queste settimane il partito di Angelo Chiorazzo ha inviato comunicati stampa con frequenza giornaliera su tutti gli argomenti caldi del momento: Stellantis e indotto, agricoltura, ambiente, occupazione, spopolamento, eccetera, eccetera. Lo ha fatto con la retorica degna di chi parla senza dire nulla. Peccato che abbia cominciato a parlarne soltanto in vista della sua probabile candidatura. Peccato che Speranza non voglia candidarsi. Perché? “Perché Chiorazzo è il più forte”. E dunque Roberto è politicamente debole? E che ci fa un debole di sinistra al fianco di un clericale uomo d’affari? Povera Basilicata: confusa e destinata ad altri anni di saccheggio.