Quando e come? Ad ormai una settimana dal voto, sui tempi del mini-rimpasto in giunta regionale un’indicazione ci sarebbe: non prima di metà luglio, dopo la proclamazione del nuovo Parlamento europeo. Ma anche nel merito si seguirebbe una pista privilegiata: la sostituzione della vicegovernatrice, Giusi Princi, eletta a Bruxelles, con un’altra donna di Forza Italia, associata ad una ridistribuzione di deleghe “pesanti”.
Il presidente Roberto Occhiuto non ha fretta sulla ricomposizione del puzzle: tutto lascia credere che firmerà le nuove nomine non prima di quattro-cinque settimane, in piena estate. D’altronde, fino alla proclamazione del nuovo Europarlamento una vicepresidente della Regione c’è.
Pedina fondamentale dello scacchiere è il deputato reggino Francesco Cannizzaro, coordinatore regionale di Forza Italia: secondo i più dovrebbe venire da lui l’indicazione sul nome definitivo (sarebbero in ribasso le quotazioni di Mimma Catalfamo) per il dopo-Princi. E se Fratelli d’Italia, da partito più votato alle Europee, avrebbe già fatto un pensierino senza tuttavia suscitare entusiasmi in Occhiuto (chiamato in questo caso a ben più di un semplice ritocco, anche per l’esigenza di garantire le quote rosa), sul piatto della redistribuzione il governatore è pronto però a mettere anche qualche delega, finora mantenuta da lui stesso in prima persona. E si tratta di materie “pesanti” come Ambiente, Turismo e Infrastrutture, che farebbero gola a tanti e magari gratificare proprio Fratelli d’Italia.
Poco probabili, anche se non da escludere a priori, sarebbero cambi di assessori all’interno degli singoli partiti, senza intaccare gli attuali assetti generali. Comunque sia, infatti, nella bilancia della rappresentatività in giunta dei singoli partiti non ci dovrebbero essere modifiche. L’importante, dal punto di vista del governatore, sarebbe evitare ulteriori tensioni nella coalizione di centrodestra che proprio in occasione delle Europee ha misurato i rapporti di forza interni. E il risultato più che positivo di Forza Italia – specie nel Reggino, area di riferimento di Cannizzaro e Princi – dovrebbe mettere al riparo da qualunque tentativo di fuga in avanti.