Mettere al centro di politiche attive i ragazzi che abitano, studiano o lavorano sul territorio calabrese. È l’obiettivo principale della proposta di legge depositata in Consiglio regionale dai rappresentanti della Lega. I principali assi dell’iniziativa legislativa sono il supporto a percorsi di autonomia, la promozione del protagonismo e della partecipazione attiva dei giovani, intesi come persone tra i 15 e i 35 anni. «Le finalità che si prefigge la proposta di legge – è il contenuto della relazione che accompagna il provvedimento – ricalcano questi assi e richiamano i temi del protagonismo e della partecipazione, del sostegno all’autonomia, a partire da quella abitativa, del contrasto alle povertà educative e relazionali e alla dispersione scolastica, della promozione di opportunità nell’ambito dell’imprenditorialità giovanile, della formazione e degli scambi internazionali, del sostegno alle forme di impegno sociale e di cittadinanza attiva e della valorizzazione della creatività».
Il modello di programmazione regionale proposto, si articola su due livelli: uno triennale varato dal Consiglio e un altro annuale predisposto dalla Giunta. Il modello di programmazione, per entrambi i piani, definisce il coordinamento e l’integrazione tra misure e politiche regionali, in base alle priorità del piano oltre ad individuare i Comuni e i Piani di zona quali ambiti di riferimento per la lettura dei bisogni e la programmazione degli interventi su scala locale.

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