“Abbiamo chiesto al Presidente della IV Commissione Consiliare, Massimo Zullino, la convocazione urgente della Commissione per discutere le scelte della Giunta regionale riguardo alla allocazione delle Centrali Operative Territoriali, degli Ospedali di Comunità e delle Case di Comunità”. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Roberto Cifarelli e Marcello Pittella.

“Rileviamo che la opportuna decisione di insediare sui territori italiani gli ospedali e le case di comunità –proseguono Cifarelli e Pittella- è stata una precisa scelta del Ministro della Salute Roberto Speranza quale necessità post pandemica di potenziamento della sanità territoriale e per limitare le ospedalizzazioni. La Regione Basilicata, pertanto, è mera esecutrice e non già protagonista di volontà nazionali. Gli stessi parametri per la programmazione territoriale ed i relativi finanziamenti derivano dalla Missione 6, Componente 1 “Potenziamento dell’assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Regione Basilicata al momento non ha stanziato neanche un euro dal proprio bilancio in aggiunta a quanto programmato nel passato.

Il PNRR, quindi il Governo nazionale -continuano i due esponenti Dem-, ha previsto e finanziato in Basilicata 6 Centrali Operative Territoriali (una ogni 100.000 abitanti), 19 Case di Comunità su 28 ottimali (una ogni 20.000 abitanti) e 5 Ospedali di Comunità su 11 ottimali (uno ogni 50.000 abitanti). La Giunta regionale al momento si è limitata a programmare solo quanto finanziato dal PNRR e per questo si accinge alla sottoscrizione di un Contratto Integrativo di Sviluppo.

Leggiamo dalla stampa che la localizzazione degli interventi sarebbe stata definita grazie ad “un incredibile lavoro che è stato fatto dall’Assessorato con le aziende sanitarie e i sindaci lucani che potranno offrire ai propri cittadini un servizio importantissimo”. In verità diverse voci critiche anche da parte dei sindaci si sono levate rispetto alle scelte regionali e sembrerebbe che le parti sociali, a cominciare dai rappresentanti dei medici e delle sigle sindacali, non siano state coinvolte come certamente non è stato coinvolto il Consiglio regionale che statutariamente è deputato ad assumere le decisioni sulla programmazione. Riteniamo che la programmazione della rete delle infrastrutture sanitarie territoriali debba essere parte integrante e sostanziale del nuovo piano sanitario regionale e che il Consiglio regionale, a cominciare dalla competente Commisione consiliare, debba essere messo nelle condizioni di poter interpretare al meglio le esigenze di salute dei lucani correggendo o integrando, se necessario, quanto fin qui deciso.

Ci domandiamo, per esempio, è stata una scelta ponderata quella di prevedere una Casa di Comunità nella città di Potenza senza prevederne una in quella di Matera? O addirittura andavano esclusi entrambi i capoluoghi? Ed il resto della programmazione delle Case ed Ospedali di Comunità che Agenas ha indicato nel documento propedeutico al piano sanitario consegnatoci ad inizio settembre dello scorso anno non meriterebbe un ragionamento condiviso ed integrato con le scelte che sembrerebbero già essere state prese dalla Giunta? Dove localizzarle e con quali ulteriori fondi? E con quale tempistica? C’è un lungo ed interessante lavoro da fare nei prossimi mesi, concludono i Consiglieri Cifarelli e Pittella, che sarebbe utile fare tutti insieme, anziché lanciarsi, come hanno fatto in queste ore esponenti della maggioranza di centrodestra, in inutili dichiarazioni di autoesaltazione che sembrano solo specchietti per le allodole”.