Buona la prima? Non del tutto. All’assemblea regionale dell’Anci Calabria, convocata dal presidente Rosaria Succurro a Lorica, in Sila, “assenti”, anche se qualcuno collegato per pochi minuti in video, i sindaci della grandi città della Calabria. E se Giuseppe Falcomatà e Nicola Fiorita, rispettivamente primi cittadini di Reggio e Catanzaro, hanno preferito intervenire dalle loro stanze comunali; non hanno inteso affatto presenziare i sindaci di Cosenza, Vibo, Crotone, Corigliano-Rossano, Acri e Lamezia.
Un segnale politico chiaro e, probabilmente, concordato. Gli assenti tutti del centrosinistra? “No, all’appello mancano diversi colleghi di centrodestra…”, fa notare un sindaco invece presente sul lago Arvo. Circa 60 le fasce tricolori in prima fila, insieme al prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella (che dal prossimo lunedì sarà in servizio a Latina) e Roberto Pella, presidente facente funzione dell’Anci nazionale. Con loro anche la segretaria generale Veronica Nicotra, gli assessori regionali Emma Staine e Rosario Varì, le forze dell’ordine e Antonio Nicoletti, dirigente di Legambiente nazionale. Ed il presidente Roberto Occhiuto? Anche lui in video collegamento dal decimo piano della Cittadella di Catanzaro. Il governatore ha sottolineato la vicinanza della Regione Calabria ai primi cittadini e alle comunità locali ma nessun accenno sul tema politico più “caldo” in queste ore: l’autonomia differenziata.
“Insieme assumeremo una posizione unitaria sull’autonomia differenziata, a tutela dei nostri territori”, l’unico passaggio della presidente e padrone di casa, Rosaria Succurro. “Siamo qui, in questo luogo che rappresenta la grande bellezza della Calabria, per discutere di sviluppo economico locale, decentramento amministrativo, attività dell’Anci Calabria, sostenibilità ambientale, ruolo dei Comuni e altri argomenti prioritari”, ha rimarcato nel corso del suo intervento.