“Centinaia di famiglie calabresi con un disabile gravissimo all’interno del nucleo familiare e un reddito molto basso non avranno alcun finanziamento per le spese di assistenza. Sembra impossibile ma ad oggi le cose stanno così”. Lo ha affermato, in una nota, il consigliere regionale Ernesto Alecci.
“Ho ricevuto, infatti, alcune segnalazioni da parte di famiglie che hanno partecipato all’avviso relativo ai fondi FNA (Fondo per la Non Autosufficienza) per ricevere il sussidio previsto per le disabilità gravi. Si tratta – ha proseguito Alecci – di persone non autosufficienti che non riescono a svolgere in autonomia le attività basilari, come vestirsi, lavarsi, mangiare e hanno bisogno, purtroppo, di un’assistenza continua. Ebbene, nonostante questa situazione molto grave, come dicevo, numerose famiglie sono rimaste fuori dall’elenco dei beneficiari. Ad esempio, nella sola provincia di Catanzaro (ma il ragionamento potrebbe essere esteso a tutte le province calabresi) su più di 500 nuclei familiari richiedenti, sono state ammesse solamente 188 domande”.
“Alla luce del riconoscimento della disabilità, la formazione della graduatoria – ha ricordato Alecci – si basava sulla presentazione dell’ISEE, favorendo le famiglie con una situazione economica più disagiata. Tutto ciò porterebbe a pensare che le famiglie rimaste fuori dalla lista siano delle famiglie facoltose, capaci di far fronte da sole alle spese di assistenza, ma purtroppo non è così! Sono rimaste, infatti, fuori dall’elenco anche famiglie con un ISEE di poco superiore ai 6.000 euro. Tutto ciò è inammissibile: una famiglia con tale reddito fa un enorme fatica ad arrivare a fine mese, figuriamoci quando alle difficoltà di ogni giorno si aggiunge, purtroppo, la presenza di un familiare con una disabilità gravissima che necessita di continua assistenza”.
“E mentre si trovano ancora famiglie con queste difficoltà, mi amareggia constatare – ha concluso Alecci – come il dibattito politico si concentri su temi come il Ponte sullo Stretto. Ebbene, un solo metro del famigerato ponte costerà più di 4 milioni di euro. E proprio quel singolo “metro”, se investito nelle politiche sociali basterebbe per soddisfare tutte la platea di famiglie calabresi che hanno fatto domanda per il sussidio. Credo che un Governo e una Regione debbano fare di tutto per essere sempre più vicini ai cittadini più fragili e ai nuclei familiari con le maggiori difficoltà. Per questo motivo presenterò una mozione in Consiglio per far sì che la Regione Calabria integri con risorse proprie i fondi FNA già stanziati, per arrivare ad includere quantomeno le famiglie con 9.000 euro di ISEE. Sarebbe davvero un bel segnale di civiltà e si darebbe un aiuto concreto e un po’ di sollievo ad un numero maggiore di famiglie calabresi nell’affrontare le grandi difficoltà quotidiane”.