Consentire alle amministrazioni pubbliche di bandire procedure selettive per l’accesso a forme contrattuali a tempo determinato e a tempo parziale di 18 ore settimanali, della durata di 18 mesi, alle quali sono prioritariamente ammessi i tirocinanti rientranti nei percorsi di inclusione sociale calabresi. È l’obiettivo di un emendamento al Decreto Fiscale presentato dai senatori di Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso e Guido Quintino Liris, e per il momento accantonato dalla commissione Finanze di Palazzo Madama. L’accantonamento, come si può intuire dalla parola, significa che servirà tempo. Tecnicamente non è una bocciatura: significa però che l’emendamento viene messo da parte, magari per fare ulteriori “approfondimenti”, oppure aspettando che venga ritirato, ovvero riformulato.
Tutto questo arriva a poca distanza dalla decisione della Giunta regionale calabrese di rimodulare il piano spesa, pari a oltre 100 milioni di euro provenienti da fondi del Programma di azione e coesione (Pac), destinando alle Politiche attive del lavoro la cifra di 25 milioni. Somma necessaria – assieme ai 5 milioni già erogati da Roma – a garantire il pagamento degli stipendi (700 euro mensili) ai circa 4mila tirocinanti di inclusione sociale.

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