“Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia – avviato presso l’Università degli Studi della Basilicata – che non ha esaurito ancora del tutto i posti disponibili e tre corsi di laurea triennale messi su presso le strutture sanitarie lucane che sono costretti a non immatricolare nuovi iscritti per carenza di docenti. Sono i due volti della sanità lucana in queste settimane. Da un lato, il corso di laurea in medicina che sui sessanta posti attestati, nello scorso autunno, ne ha coperti circa 50 attendendo lo scorrimento delle graduatorie. Dall’altro, lo stop ai corsi di laurea triennale in logopedia, ostetricia e tecnici della prevenzione che, da anni, venivano avviati- in collaborazione con l’Università Cattolica – dall’ospedale «San Carlo» di Potenza e dall’Asp.” Lo scrive la Gazzetta del Mezzogiorno nel giornale in edicola oggi, in cui potete trivare tutti i dettagli.

Raffaele La Regina, segretario regionale del PD, ha così commentato la notizia: “La chiusura dei corsi di Logopedia, Ostetricia e Tecniche della prevenzione in Basilicata rappresenta il peggiore messaggio dato alle giovani generazioni – che vedono sempre più erodersi il diritto a restare – ed alle famiglie che vivono il problema dello spettro autistico e dei disturbi dell’apprendimento, che hanno bisogno di assistenza durante la gravidanza. Un territorio che viene così privato per il futuro di figure professionali che fanno la differenza, assistono le famiglie e favoriscono l’inclusione sociale”.