
Quando è uscito “La fama”, il primo singolo estratto dal nuovo, atteso album di Rosalía, tutto – dai suoni alle atmosfere, passando per l’estetica – lasciava intendere che dopo aver permesso alle nuove generazioni di riscoprire il flamenco con il suo “El mar querer”, mischiandolo con l’r&b e l’elettronica, la nuova missione della cantante spagnola fosse quella di rendere cool un altro genere musicale legato alla tradizione ispanica o latina: la bachata, appunto.
Poco dopo la pubblicazione del brano, inciso in duetto con l’ormai onnipresente The Weeknd, la 28enne popstar spagnola si è presentata a sorpresa sul palco dello Stadio Olimpico di Félix Sánchez di Santo Domingo durante un concerto di Romeo Santos, duettando con “el rey de la bachata” sulle note di “Obsesión”, la hit degli Aventura che esattamente vent’anni fa catapultò Santos e soci in testa alle classifiche mondiali: il video dell’esibizione, che ha visto Rosalía reinterpretare il ritornello originariamente cantato da Judy Santos, ha fatto impazzire i fan del genere, sui social.
In “Motomami”, questo il titolo del nuovo disco della cantante, c’è la bachata, ma non solo. Il filo conduttore che lega i sedici pezzi che compongono la tracklist dell’ideale successore di “El mar querer” – vincitore di un Latin Grammy Award come “Album of the Year” e di un Grammy Award come “Best Latin Rock, Urban or Alternative Album”, tra gli altri premi – è una riscoperta della tradizione musicale nella quale e con la quale è cresciuta Rosalía, che non a caso ha definito “Motomami” una “lettera d’amore” alla musica che ama. L’album è pieno zeppo di citazioni di piccoli grandi capolavori della cultura musicale latina.