Dopo 21 anni di assenza i Coldplay sono tornati a Roma, esibendosi nello Stadio Olimpico sabato sera per la seconda delle quattro date (le altre due si svolgeranno questa sera e domani). L’evento è stato un trionfo di colori e musica, con 65.000 fan che hanno riempito lo stadio per il primo dei quattro concerti programmati nella capitale. I biglietti, esauriti in pochi minuti un anno fa, testimoniavano l’attesa e l’entusiasmo per il ritorno della band britannica.

Il frontman Chris Martin non ha tardato a far sentire il suo affetto per il pubblico romano. Dopo le prime due canzoni, ha esclamato in italiano “Fa un caldo che si muore”, strappando un sorriso e un applauso ai presenti. Le temperature elevate di Roma non hanno però smorzato l’entusiasmo dei fan, che fin dal pomeriggio si erano radunati allo stadio, combattendo il caldo e l’umidità per non perdere un momento dello spettacolo.

Il concerto è stato un viaggio attraverso il repertorio dei Coldplay, diviso in quattro parti: Planets, Moons, Stars e Home. La band ha aperto con Music of the Spheres e ha proseguito con successi come Higher Power, Adventure of a Lifetime, Viva La Vida e Hymn for the Weekend. Un momento particolarmente emozionante è stato quando una ragazza del pubblico è salita sul palco per cantare Magic insieme a Chris Martin.

La serata è stata anche un’occasione per trasmettere messaggi di pace e amore. Durante Human Heart, Martin si è avvolto nella bandiera arcobaleno in sostegno della comunità LGBTQ+. Sul grande schermo scorrevano messaggi in varie lingue, tra cui uno che attirava l’attenzione: “If you want peace be peace. If you want love be love” (Se vuoi pace, sii la pace. Se vuoi amore, sii l’amore). Martin ha mostrato un braccialetto giallo e blu, simbolo di solidarietà con l’Ucraina, e ha fatto riferimento anche ai conflitti in Medio Oriente, chiedendo amore e pace.

Tra gli spettatori della prima sera c’era anche il celebre tennista Roger Federer, salutato da Martin con un affettuoso “Ciao Roger, sei il più bello di tutti i tempi”. Il pubblico ha partecipato attivamente, illuminandosi di colori grazie ai braccialetti distribuiti all’inizio del concerto e rispondendo con entusiasmo alle richieste di Martin, come quella di mettere i telefoni in tasca e alzare le mani durante A Sky Full of Stars.