
Damiano dei Måneskin è entrato nel mirino degli haters, ricevendo tante critiche non solo per i suoi recenti tatuaggi ma anche per le scelte estetiche (e del tutto personali) che ha di recente portato avanti, condividendole con i fan sul palco ma anche sui social network.
Un’esposizione mediatica fortissima che, aggiunta alla sua fama e a quella di tutta la band, l’hanno sottoposto a critiche feroci, da cui si è dovuto difendere pubblicando alcune storie sui suoi social network che mostrano una raccolta di alcune di queste critiche.
“Povero Damiano, con i capelli lunghi era un Dio! Ora sei rovinato, non sembri più tu”, ha scritto, commentando così la sua scelta drastica di radersi i lunghi capelli neri. “Se continui così ti ascolteranno solo in radio perché diventerai inguardabile”, gli ha fatto eco qualcun altro. “Prima eri anche bello, ora sei solo bravo, tra capelli e tatuaggi sei peggiorato”. Il riferimento ai tatuaggi è legato al fatto che, durante la pausa dal loro Loud Kids Tour, la band è rientrata a Roma, dove Damiano dei Måneskin si è fatto tatuare sul petto tre nuove silhouette femminili in stile manga: si tratta di tre famose protagoniste di alcuni hentai giapponesi, “3 sassy sister”, come le ha definite lui.
E a tutte queste critiche, che hanno lo stesso sapore di body shaming che troppo spesso viene diretto alle donne, Damiano dei Måneskin ha risposto che una storia breve ma molto incisiva, in cui ha commento: “Il famoso prezzo da pagare”, riferendosi così agli strali che chiunque diventi famoso rischia di ricevere da persone sconosciute e che nulla hanno a che fare con la vita delle star (quale lui, in effetti, è).