“Alla fine del tour svilupperemo i nostri progetti, ci riposeremo, dal 2020 non ci siamo più fermati. Ma continueremo a essere noi, in futuro vedremo”. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Colapesce e Dimartino annunciano uno “stop”. I due avevano anticipato qualcosa già lo scorso novembre a Rolling Stone: “Sicuramente ci prenderemo una pausa dopo questo percorso che dura da quattro anni. Abbiamo fatto tre dischi, il film, abbiamo bisogno di respirare però non sappiamo cosa succederà con le nostre carriere da soli, non c’è ancora un progetto specifico”, avevano detto.

Un cammino importante quello percorso dai due artisti, che al quotidiano hanno confessato di augurarsi di “diventare un traino”, perché “al momento sembra che nemmeno i grandi prendano posizione per smuovere un po’ le coscienze”. Il riferimento è al brano “Ragazzo di destra”, nel quale affermano di aver provato a raccontare “la storia di due posizioni, in cui una prevale in modo forte e mai visto prima”. Una canzone che “racconta i tempi di oggi”  sottolineando di essere convinti che sia “sbagliato relegare il cantautore al racconto dei suoi drammi personali”. 

Un accenno anche alla canzone portata a Sanremo 2021, con la quale hanno conquistato il quarto posto al festival e un successo – dicono – del tutto inaspettato: “Per noi non è stato voluto: ‘Musica leggerissima’ nasce dalla volontà di scrivere una canzone sulla depressione, sui nostri traumi post Covid, le nostre debolezze. Il successo è quasi un incidente”.

Infine, un commento proprio sulla salute mentale degli artisti, condizionato – spesso – dalle pressioni sul lavoro: “Chi lavora in campo artistico è più esposto, la musica è cambiata, c’è bisogno di successi, di apparire in contesti super, soprattutto sui social. In un giovane ciò può far saltare i nervi. Noi siamo avvantaggiati perché siamo arrivati già depressi”.