
Un post che ha generato centinaia di commenti. Un post volutamente ironico che ha alzato un polverone. Coez, attraverso una serie di tweet, senza peli sulla lingua, ha detto la sua sulla musica di oggi, in particolare sulla classifiche: “Mainstream (Calcutta, 2015, ndr), Regardez moi (Frah Quintale, 2017), Superbattito (Gazzelle, 2017), L’ultima festa (Cosmo, 2016), Polaroid (Carl Brave x Franco126, 2017), ci metto anche Faccio un casino (Coez, 2017), c’è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più un cazzo voi?”.
Poi ha continuato: “Pure sta roba che le canzoni d’amore sono per le ‘fighette’ non la capirò mai vi sentite dischi pieni di minchiate che nel 90% dei casi non sono vere, almeno nelle canzoni d’amore qualcosa di vero c’è”. Poi ha voluto chiudere di nuovo con il sorriso: “Comunque a me non me ne frega manco un cazzo delle classifiche, in realtà manco l’ho viste”. Sempre su questo tema, sul peso specifico di un artista nel mondo della musica di oggi, Coez qualche giorno fa aveva scritto un altro post: “Fare del bene per la musica non vuol dire accrescere il proprio pubblico e basta ma creare delle nuove onde di genere, delle nuove wave da seguire, spesso chi lo fa rimane nell’ombra e non viene capito per anni, e quasi mai è un artista da numeri giganti”.
Mainstream, Regardez moi, Superbattito, L’ultima festa, Polaroid, ci metto anche Faccio un casino, c’è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più un cazzo voi. ♂️
— Coez (@COEZMUSIC) September 1, 2022