Dopo aver pubblicato un teaser del video di Speed Drive, il brano composto per la colonna sonora di Barbie, Charli XCX ha annunciato il suo singolo In the City, nato dalla collaborazione con il collega Sam Smith.
Un annuncio che però non ha suscitato le reazioni che si aspettava l’artista inglese, poiché alla pubblicazione della notizia si è vista arrivare una forte ondata di critiche, manifestatasi nei commenti sui diversi social.
Numerosi sono stati i commenti negativi nei confronti della collaborazione, “Nessuno la ascolterà visto che c’è Sam Smith”, qualcun altro invece: “Perché rovinare il brano?”, o ancora:” Probabilmente hai taggato Sam Smith per sbaglio, cancellalo”, e per finire: “Una shitstorm che pare ben organizzata” (c’è infatti chi già disprezza la strofa di Smith anche se il brano non è ancora uscito).
Ma perché c’è così tanto odio per Sam Smith? Dopo essersi dichiarato non-binario, il successo di Unholy con la popstar transgender Kim Petras e il videoclip di I’m Not Here to Make Friends Sam Smith è stato preso di mira da parte della comunità cattolica più fondamentalista, che lo ha accusato di flirtare con Satana oltre che naturalmente dalla frangia più conservatrice e omofoba della società.
Charli XCX non poteva in silenzio nel guardare come il collega venisse preso di mira, quindi ha deciso di intervenire pubblicamente attraverso un video TiKTok: “Sto per fare uscire una collaborazione con Sam Smith e l’esperienza fino ad ora è stata parecchio interessante perché mai nella mia vita ho visto qualcuno ricevere così tanto odio online. È scoraggiante, ma al tempo stesso sono davvero orgogliosa della capacità di Sam di resistere perché so per certo che io non ce la farei. Sam, voglio solo dirti che ti voglio bene, che amo la nostra canzone assieme, e che sono ammirata dalla tua forza”, ha concluso così l’artista.