
Bugo è stato protagonista dell’ultimo monologo de Le Iene e ha parlato a cuore aperto non solo della sua carriera, ma anche di quel Sanremo 2020 a cui ha partecipato con Morgan e che ora li vede in un’aula di tribunale a darsi battaglia. Ospite della puntata di martedì 27 febbraio, il cantautore ha confessato come è cambiata la sua vita dopo quel Festival. Ha esordito così: “Negli ultimi anni ho letto alcuni commenti sui social: ‘Ma chi è sto Bugo?’ ‘Da dove arriva?’ ‘Che ca**o vuole Bugo?’. Non mi sono offeso per questo nonostante avessi da anni una mia dignità artistica. Prima del Sanremo 2020 forse il pubblico più televisivo non sapeva bene chi fossi. E allora? È così importante? Quanti ragazzi che ancora non conoscete arrivano a Sanremo?”.
Ma quando davvero Bugo fatto i primi passi nel mondo della musica? “La mia carriera è iniziata nel 2000, ho pubblicato 10 album e 20 anni dopo i miei inizi sono arrivato su quel palco bello carico, bello positivo”. Si giunge al fattaccio: “Però non è andata come volevo: una mia canzone è stata distrutta in diretta mondiale, sono stato insultato davanti a milioni di persone e la violenza generata da quell’evento è stata insopportabile, una cosa tremenda, che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia”.
A quel punto si passa alla vita privata e Bugo ammette: “Non sono perfetto. Sì, perché io sono padre di due figli, sono anche figlio, e, a volte, sono anche una gran testa di ca**o. Nel senso che non sono perfetto, ma mi piace affrontare le cose positivamente”. Dover affrontare l’eco mediatica non è stato semplice: “In questi anni ho cercato di reagire nel modo più empatico possibile, nonostante quasi nessuno mi abbia chiesto: ‘Bugo, ma tu, come stai?’”.
Ma proprio in queste circostanze ha imparato che bisogna trovare la forza di andare avanti e invita tutti a farlo: “Immagino sia capitato anche a voi di vivere momenti tremendi, quando sembra che tutto ti metta la testa sotto la sabbia. È in quei momenti che devi trovare la tua forza dentro di te, la tua dignità. Quelle che dico sono cose semplici, banali, ma è questo il succo della vita. Perché se riuscirete a farlo, nessuno vi scalfirà più. Soffrirete ancora, ma sarete un po’ più forti. E sarete capaci di ricordarvi che, nonostante tutto, la vita è una gran figata”.