Documentario “Mauro Corona – la mia vita finché capita” al cinema: il doloroso retroscena

Presto è in arrivo al cinema il documentario Mauro Corona – la mia vita finché capita, in cui sarà raccontato un retroscena doloroso dello scrittore.

È autore di circa quaranta libri, uno dei quali è best seller, Mauro Corona è riuscito a utilizzare la scrittura per raccontare la sua vita e tramandare le sue memorie, citando aneddoti personali e parlando delle sue passioni principali: la scultura lignea e la montagna. Tuttavia, a farlo diventare un personaggi televisivo è stata Bianca Berlinguer, quando lo ha scelto come opinionista al talk show Cartabianca.

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Documentario “Mauro Corona – la mia vita finché capita” al cinema: il doloroso retroscena – pubblicanews.it

Nonostante il passaggio di Berlinguer da Rai a Mediaset, Corona è riuscito a mantenere il medesimo ruolo seguendo la conduttrice in È sempre Cartabianca, in onda su Rete4. Quando è in TV, lo scrittore si mostra sempre sfrontato, un uomo senza peli sulla lingua, pronto a dire ciò che pensa senza filtri o mezze misure. Un personaggi sopra le righe, che per la prima volta apparirà fragile e vulnerabile nel documentario sulla sua vita, che presto arriverà nei cinema.

Mauro Corona – la mia vita finché capita, di cosa parla il documentario: trama e dove vederlo

È uscito lo scorso 5 maggio al cinema Mauro Corona – La mia vita finché capita, il film-documentario diretto da Niccolò Maria Pagan, che racconta senza veli una parte della vita dello scrittore. Le citazioni letterarie e le memorie di Corona sono lette dalla voce intensa di Giancarlo Giannini ed il film va ad indagare più a fondo il periodo giovanile, lo scontro con i genitori, l’amore per la scrittura, il peso del bere, le cime delle sue montagne.

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Mauro Corona – la mia vita finché capita, di cosa parla il documentario: trama e dove vederlo (YouTube I miei film) – pubblicanews.it

Un bel viaggio intimo e profondo dove in tanti conosceranno un Corona diverso da come si è fatto conoscere in televisione, dove lo scrittore incontrerà amici speciali come Erri De Luca, Piero Pelù e Davide Van De Sfroos. Verranno snocciolati ricordi, pensieri e confessioni, dando vita a una storia vissuta tra malinconia e allegria, in cui ci sarà spazio anche per una ferita ancora aperta del suo passato: la tragedia del Vajont.

Quel disastro enorme è ancora visibile a Erto, un piccolo paesino in quota dove vive ancora oggi, dove ogni persona continua a parlare e discutere di quello che è stato e che sarà. Anche per Corona, il Vajont continua ad essere una ferita aperta, come sottolinea il regista Maria Pagan intervistato da Coming Soon. “Tutti i giorni, volenti o no, quella ferita si vede. Tutti i giorni uno si sveglia, apre la finestra e la vede”.

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