Eav attacca i suoi lavoratori: "Protestano per i soldi, ma in che mondo vivono?"

Scrivono i lavoratori della Society Moderne Facility Management, appalto EAV, rivolti al Governatore campano De Luca:

“Egregio Sig. Presidente della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca,

approfittiamo della vostra presenza all’inaugurazione della nuova stazione della Circumvesuviana di Napoli Porta Nolana per mandarvi una lettera aperta.

In questa bellissima stazione c’è anche la nostra fatica, c’è il nostro sudore per farla splendere come merita e ci saranno ancora per conservarla così per i prossimi anni.

Noi lavoriamo da oltre 20 anni per mantenere puliti tutti gli ambienti di lavoro di questa grande azienda ma… pur essendo oramai ferrovieri honoris causa, apparteniamo a un’altra famiglia…

Apparteniamo agli “appalti” e, ogni volta che c’è una gara per la concessione dei servizi di pulizia noi tremiamo perché sappiamo bene che, con la logica del massimo ribasso, poi l’azienda che si aggiudicherà la gara cercherà di “ottimizzare” i propri costi modificando, e quindi aggravando, la nostra organizzazione del lavoro.

Molti di noi, con oltre 50 anni di età, hanno ancora un contratto part-time a 20 ore settimanali, il che equivale a mezzo stipendio dei nostri (già di per sé non cospicuo) e che corrisponderà poi ad una pensione da fame. Tanti per raggiungere il proprio posto di lavoro devono fare anche 2 ore di viaggio (4 tra andata e ritorno), con le relative spese…

Pur appartenendo quindi alla stessa famiglia degli “appalti” abbiamo, al nostro interno, condizioni di lavoro e di paga diversa, a seconda della linea ferroviaria su cui lavoriamo, abbiamo anche chi percepisce i buoni pasto e chi no, insomma ci sono “figli e figliastri”.

Cosa le chiediamo? Semplicemente che l’EAV internalizzi il lavoro della pulizia di treni, ufficio, stazioni, autobus ed infrastrutture, che Lei ci riconosca come ferrovieri “di complemento” e che finalmente ci faccia entrare a far parte ufficialmente di questa grande famiglia per cui abbiamo sempre lavorato e che abbiamo sempre guardato con la speranza che un giorno potesse diventare anche la nostra.

Le chiediamo di adoperarsi perché internalizzando lavoro e lavoratori siamo convinti che l’EAV avrebbe non solo un risparmio in termini economici ma acquisirebbe un gruppo di persone motivatissime e soprattutto già formate e preparate per affrontare qualsiasi sfida futura dovesse sostenere l’azienda.

Grazie.”