Matthias Martelli, protagonista di diverse produzioni con il Teatro Stabile di Torino e la Fondazione TRG, incontra per la prima volta il regista Emiliano Bronzino, neo direttore del TRG per lo spettacolo Dante fra le fiamme e le stelle, in scena martedì 20 febbraio 2024 alle ore 21.00, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli.
Presentato da Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, l’allestimento, con la consulenza storico-scientifica del professor Alessandro Barbero e Lucia Sacerdoni al violoncello, vuole raccontare il Dante uomo, attraverso le sue opere e le fonti storiche che ci sono arrivate, in occasione del 700° anniversario dalla morte.
Martelli, con il suo personale percorso di teatro “giullaresco”, è l’interprete ideale per avvicinare le nuove generazioni alla scoperta dell’opera e dell’uomo Dante. Mentre Emiliano Bronzino, che nella sua carriera ha affrontato temi scientifici e storici, è il regista ideale per provare a trovare la sintesi scenica tra Storia e Teatro.
Lo spettacolo ripercorre la vita di Dante, dall’infanzia all’esilio, dalla passione politica a quella amorosa, intrecciando gli eventi della sua esistenza con i versi della Vita Nova e della Divina Commedia.
Una trama che mostra dietro la figura del poeta che ha inventato l’Italia, un uomo fragile e complesso, ricco di speranze e conflitti, profondamente diverso dalla figura che l’iconografia ci ha tramandato, capace di rendere eterne vicende personali e di sublimare la sua visione nei versi crudi e grotteschi dell’inferno arrivando fino ai vertici eccelsi del Paradiso.
Il professor Alessandro Barbero, figura di rilievo della divulgazione storica, ha messo a disposizione le sue ricerche, dando al lavoro drammaturgico le fondamenta storico-scientifiche necessarie.
Molti sono gli aspetti della vita di Dante che non sono entrati nella sua iconografia, restituendoci una immagine parziale del “Sommo Poeta”.
Ricostruire la vita di Dante come “uomo del suo tempo” lo riporta, nonostante tutte le differenze, al nostro sentire, e dimostra come molti aspetti della sua vita siano incredibilmente vicini alla nostra sensibilità contemporanea.