Palazzo Reale di Napoli, aperti ai visitatori nuovi spazi: il Museo della Fabbrica e il Belvedere - Gazzetta di Napoli

Sono stati inaugurati, oggi a Napoli, nuovi spazi di Palazzo Reale : il Belvedere, il Museo della Fabbrica, con la nuova biglietteria e spazio accoglienza nel cortile d’Onore e la mostra temporanea che racconta i quattro secoli di storia della reggia, nella Galleria del Genovese al piano nobile.

Sono intervenuti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Direttore generale Musei Massimo Osanna, accolti dal Direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani.

Il Museo della Fabbrica del Palazzo Reale di Napoli è un’esposizione permanente che costituisce un percorso introduttivo alla visita non solo dell’Appartamento di Etichetta, ma di tutto il complesso monumentale.

Collocato al pianterreno, con accesso dal Cortile d’Onore, il museo racconta la storia del palazzo attraverso l’esposizione di opere e installazioni audiovisive che ne illustrano le trasformazioni anche attraverso rilievi 3D, raccontandone le vicende in modo coinvolgente e suggestivo e introducendo il visitatore agli spazi monumentali della reggia napoletana. Nella parte centrale sono esposti in teche sospese i modellini ottocenteschi degli architetti dell’epoca Antonio Niccolini e Gaetano Genovese, restaurati per l’occasione.

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Il Museo della Fabbrica, concepito dal direttore Mario Epifani, si inserisce in un più ampio progetto, curato dall’architetto Almerinda Padricelli, di recupero degli spazi al piano terra che gravitano intorno al Cortile d’Onore, con una ricollocazione delle funzioni esistenti e nuove che contribuisce a conferire a questo luogo il ruolo di cerniera tra il Palazzo e la città.

Il nuovo museo è stato progettato dall’architetto Giovanni Francesco Frascino, in asse con l’ingresso principale di Piazza del Plebiscito creando un nuovo foyer con la biglietteria e il guardaroba, spazio di accoglienza, informazione e orientamento. Un vero punto di partenza per la visita del Palazzo che sarà aperto ai visitatori da martedì 16 luglio.

Al piano nobile, nella Galleria del Genovese, fino al 3 settembre, è allestita la mostra “Quatto secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale”, con la curatela del direttore Mario Epifani e l’allestimento dall’architetto Stefano Gei, che prosegue il racconto della storia del palazzo grazie alle opere esposte che lo rappresentano attraverso il tempo e le vicende storiche che ne hanno determinato i cambiamenti.

Le opere esposte in mostra, che dialogano naturalmente con quelle esposte nelle sale dell’Appartamento di Etichetta, sono state concesse in prestito in gran parte da istituzioni museali statali napoletane, primo fra tutti il Museo di San Martino, ma anche dal Museo di Capodimonte, dall’Archivio di Stato di Napoli, dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” e dalla Reggia di Caserta.

Altre provengono da collezioni pubbliche e private di Napoli (Gallerie d’Italia e Museo Civico Gaetano Filangieri), Roma (Galleria Carlo Virgilio & C.) e Firenze (Musei del Bargello). Arricchiscono l’esposizione anche prestiti

dall’estero, ovvero due dipinti di Antonio Joli appartenenti alla collezione di Lord Montagu di Beaulieu in Inghilterra, restaurati per l’occasione grazie al finanziamento dal Palazzo Reale di Napoli.

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In questa giornata è stato presentato il restauro del Belvedere, incastonato sul tetto di Palazzo Reale che affaccia sul Molosiglio, uno spazio esclusivo che offrirà alla città, ai visitatori e ai turisti la possibilità di ammirare uno straordinario panorama sul Golfo di Napoli con una prospettiva inusuale e unica. Un itinerario inusuale attraverso i sottotetti condurrà al torrino del Belvedere – un luogo mai aperto al pubblico da quando è stato costruito nel 1837 – che dal mese di settembre sarà inserito nei percorsi di visita guidati del Palazzo Reale.

Sono durati un anno e sei mesi, i lavori affidati all’arch. Francesco Delizia, diretti dall’architetto Almerinda Padricelli ed eseguiti dalla ditta Modugno, che hanno permesso di riaprire questa parte del palazzo che non rientrò nel restauro che ha interessato la facciata del Palazzo Reale nel 2016, e che hanno interessato anche la riqualificazione dei tetti e dei sottotetti.

Nel Teatro di Corte sono stati proiettati i video dei lavori di restauro e di allestimento che hanno portato alla realizzazione dei nuovi spazi aperti al pubblico.

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“Rileggere il divenire di Palazzo Reale nel tempo non è solo un riepilogo delle variazioni stilistico-architettoniche susseguitesi – ha dichiarato il Ministro Gennaro Sangiuliano – bensì è un viaggio nelle viscere della storia di Napoli e del suo modo d’essere capitale di un regno. Auguro che la nuova prospettiva offerta da questa lodevole iniziativa culturale contribuisca ad ampliare l’orizzonte con cui si guarda alla meravigliosa realtà di questa città”.

“Le inaugurazioni di oggi – ha affermato Massimo Osanna, Direttore generale Musei – confermano il successo delle politiche di valorizzazione del Palazzo Reale di Napoli, sempre più dinamiche, propositive e aperte alla città. La ricca programmazione di mostre e l’apertura di nuovi spazi e percorsi rappresentano buone pratiche in linea con gli obiettivi del Sistema museale nazionale, coordinato dalla Direzione generale Musei, nell’ottica di un’offerta culturale sempre più ampia, inclusiva e accessibile”.

“Il nostro obiettivo è quello di recuperare ogni traccia esistente della storia di Palazzo Reale e raccontarla al visitatore, per ricostruire l’identità di un luogo così stratificato – ha aggiunto Mario Epifani – Il palazzo è diventato (complice la vicinanza del Teatro di San Carlo e della Biblioteca Nazionale) una sorta di hub culturale, luogo inclusivo e sede di attività non esclusivamente legate alla visita del museo. Anche grazie a questo nuovo spazio espositivo e di accoglienza, Il Cortile d’Onore diventerà una vera e propria agorà, quasi un pendant più raccolto di piazza del Plebiscito: un luogo di incontro e di eventi, aperto alla città”.

La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato come numero monografico dei “Quaderni di Palazzo Reale” Editori Paparo, curato da Mario Epifani con il coordinamento editoriale di Alessandra Cosmi, che accoglie contributi di diversi studiosi, principalmente incentrati sulle vicende architettoniche della reggia con l’introduzione del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e del Direttore generale Musei, Massimo Osanna.