Il lavoro paga. Sempre. Così come “pagano” la passione e la perseveranza: si tratta di “ingredienti” che fanno decollare ancor di più un prodotto di qualità. È il caso del vino prodotto dall’azienda cosentina Terre di Balbia, gestita sin dal 2014 da Giuseppe e Nicola Chiappetta, supportati dal rinomato enologo Gianfranco Fino. Nove anni fa hanno dato forma a un’idea che, a distanza di così poco tempo (se commisurato ai traguardi raggiunti e ai riconoscimenti che sono stati tributati all’azienda), si è rivelata una grande intuizione. Ecco, in una terra vilipesa e additata come la Calabria, spesso a mancare è proprio il coraggio di portare avanti e difendere le proprie idee. Chi ce l’ha e, testardamente, lo porta avanti, spesso imbocca la strada del successo.
Anche Forbes si accorge di Terre di Balbia
E così, nei giorni scorsi, anche la rivista americana Forbes si è accorta che quaggiù in Calabria si sta facendo largo un prodotto di qualità in grado di inebriare chi ama “annaffiare” un buon pranzo con dell’ottimo vino. La rivista a stelle e strisce ha apprezzato particolarmente il modo di lavorare un vitigno autoctono, il magliocco dolce, sottolineandone le peculiarità: a cominciare da una struttura complessa (nonostante la bassa gradazione alcolica), ma soprattutto la qualità e il gusto.
Terre di Balbia ha fatto centro. Dell’intuizione tutta calabrese se ne sono accorti anche ben al di là dell’Oceano.