I 404 Comuni calabresi hanno meno di un mese per formalizzare la loro adesione all’Arrical (Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria), altrimenti la Regione eserciterà i poteri sostitutivi previsti dalla legge. È questo il succo della comunicazione «urgente» inviata lo scorso 10 novembre dal dipartimento Ambiente a tutti i sindaci della regione che, dal momento in cui l’hanno ricevuta, hanno trenta giorni per far approvare in Consiglio comunale la delibera di adesione all’Autorità guidata dal commissario straordinario Bruno Gualtieri.
Istituita con legge regionale del 20 aprile di quest’anno, l’Arrical è l’ente di governo dell’ambito territoriale regionale sia per il servizio idrico che per i rifiuti. Il primo dei due settori era prima appannaggio dell’Aic (l’Autorità idrica calabrese) per cui la legge ha disposto la soppressione con la nomina del commissario, mentre il secondo era gestito dai cinque Ato provinciali che, invece, sono ancora operativi pur essendo già trascorso il periodo transitorio inizialmente fissato in sei mesi.

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