“Mentre lavoriamo all’integrazione dei primi medici cubani che arriveranno in Calabria a metà settembre – il progetto avviato con il governo di Cuba va avanti per superare le carenze di organico e per gestire le emergenze -, oggi la Regione – così come concordato con i rappresentanti degli specializzandi, a seguito di una loro precisa richiesta – ha pubblicato una manifestazione pubblica di interesse per reclutare giovani specializzandi da tutta Italia (qui l’avviso pubblico).
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L’avviso riguarda posti per tutti gli ospedali e per tutte le strutture sanitarie calabresi: da Catanzaro a Polistena, da Cosenza a Locri, da Lamezia Terme a Crotone, da Vibo Valentia a Gioia Tauro.

Cerchiamo specializzandi in medicina e chirurgia d’accettazione d’urgenza, pediatria, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, medicina interna, geriatria, malattie dell’apparato cardiovascolare, ginecologia e ostetricia, eadiodiagnostica, ortopedia e traumatologia, nefrologia, oncologia, malattie dell’apparato respiratorio, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, psichiatria, e neuropsichiatria infantile.

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Speriamo che questa nostra manifestazione possa essere presa in considerazione da tanti giovani medici provenienti dalla nostra Regione e da tutto il Paese. Siamo pronti ad ospitare nei presidi sanitari calabresi tanti professionisti competenti, motivati, che hanno voglia di darci una mano e di mettersi in gioco”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Guccione: “Meglio tardi che mai”

“Doveva essere questo il primo atto della stagione Occhiuto e dell’amministrazione commissariale Occhiuto. La manifestazione pubblica per gli specializzandi così da rinforzare per davvero la sanità di Calabria. Che dire, meglio tardi che mai…”. Così, in una nota, il responsabile nazionale sanità del Pd Carlo Guccione.

“Davvero strano – continua Guccione – che questa manifestazione pubblica sia arrivata proprio ora. Clamorosamente in ritardo e chiaramente in relazione alla scivolata compiuta con la convenzione cubana. In ogni caso – conclude Guccione – è sempre meglio provare a correggere i gravi errori commessi che perseverare negli scempi”.

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