Il 40% di attuazione a fronte del 64% previsto in questa fase e una eccessiva parcellizzazione degli interventi e delle risorse. Sono questi i limiti nell’attuazione del Pnrr in Calabria secondo la Uil, che ha diffuso i dati di un report dal quale emergono ancora numerosi ritardi e diverse criticità. Ritardi e criticità definite dalla segretaria generale della Uil Calabria Mariaelena Senese «importanti» e tra queste spicca «la scarsa trasparenza, nel senso che – sostiene Senese – poco si sa relativamente al monitoraggio dei dati del Pnrr perchè è stato tutto accentrato sul livello nazionale. Un elemento che con l’autonomia differenziata configura un binomio mortale per il Mezzogiorno e in particolare per la Calabria».
A scendere e nei dettagli del report il segretario generale della Uil Fpl Walter Bloise: «In Calabria si investe tanto in alcuni settori a differenza di altri, a esempio si investe in turismo per circa 100 milioni di euro contro i 5 miliardi delle infrastrutture, si investe in sanità per 500 milioni di euro contro il miliardo dell’innovazione tecnologica». Per Bloise «è evidente che i ritardi sono anche strettamente connessi alla incapacità da parte delle pubbliche amministrazioni di appaltare e realizzare in poco tempo svariate migliaia di interventi, stiamo parlando di circa 11mila interventi, la maggior parte sono interventi piccoli. C’è una grandissima parcellizzazione delle risorse, superiore rispetto ad altre regioni. Migliaia di interventi sono inferiori ai 30-20 mila euro, ed è evidente – prosegue il segretario della Uil Fpl – che in questo momento i Comuni si trovano a realizzarne tantissimi e sono assolutamente senza personale. E tra le proposte che lanciamo c’è proprio quella sbloccare le assunzioni».