I dubbi sono stati sciolti. Le Sezioni unite della Corte di Cassazione hanno giudicato utilizzabili le intercettazioni e le comunicazioni tratte dalle piattaforme internazionali criptate Sky Ecc. La decisione della Suprema Corte influiranno sui due maxiprocessi istruiti nel Cosentino – “Gentleman” – e nel Reggino – “Eureka” – nei quali i difensori dei numerosi imputati avevano sollevato mirate eccezioni sull’utilizzo di migliaia di conversazioni riguardanti i loro assistiti. Più in generale la decisione assunta dagli ermellini influirà su molti altri processi in corso nel nostro Paese. Grazie alla decriptazione dei sistemi di accesso alla piattaforma i magistrati di tutta Italia sono entrati in possesso di messaggi e conversazioni che riguardano i cinquemila utenti di Encrochat e i cinquemila di Sky Ecc. Si tratta di milioni di colloqui riguardanti narcotrafficanti sudamericani, canadesi, albanesi, mafiosi siciliani, camorristi e ‘ndranghetisti. L’accesso ai materiali si è avuto grazie all’Interpol e a un’inchiesta condotta dalle autorità giudiziarie belghe e olandesi. I sequestri compiuti in quella occasione hanno poi consentito la decriptazione dei sistemi e l’accesso a una straordinaria mole di informazioni.