«La Calabria darà dignità alla morte dei poveri migranti, nei tragici naufragi, con il cimitero internazionale dei migranti». Va in questa direzione la telefonata che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha avuto con il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. «La tragedia di Cutro e quelle scene strazianti, che spezzano il cuore, del mare che continua a “restituire” i corpi dei poveri migranti, senza nome, tanti i bambini, hanno riportato l’attenzione anche sul problema di dare una degna sepoltura, in un luogo unico e preciso, a tutte queste vittime non identificate», afferma Corbelli. «Per questo a Tarsia, in Calabria, si sta realizzando il Cimitero internazionale dei Migranti, grazie ad una lunga, ininterrotta battaglia del Movimento Diritti Civili, iniziata dieci anni fa, dopo un’altra terribile strage, quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013, e sostenuta dal sindaco del piccolo comune del Cosentino, Roberto Ameruso, e dalla Regione Calabria, dall’ex presidente Mario Oliverio e, oggi, dall’attuale governatore Roberto Occhiuto, che ringrazio per il loro sostegno e la loro sensibilità», scrive in una nota Corbelli.

Leggi l’articolo completo sull’edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Calabria

© Riproduzione riservata