«Oggi il sangue disperso si è unito a San Basile nel segno dell’eroe nazionale Skanderbeg per affermare l’importanza della lingua e della cultura albanese». Il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, a San Basile, piccolo centro dell’Arbëria del Castrovillarese, dopo aver svelato la statua equestre raffigurante Giorgio Kastriota Skanderbeg, con queste parole ha salutato la comunità arbëreshë. Il capo dello Stato albanese, venerdì, dopo aver incontrato il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il governatore della Calabria Roberto Occhiuto a Pallagorio, in provincia di Crotone, è ritornato nel Cosentino per riabbracciare la comunità italo-albanese e per partecipare all’inaugurazione della più grande statua di Skanderbeg in Italia realizzata, in opera unica, dall’artista Ardian Pepa e messa in posa dall’artigiano Antonio Cortese. Accolto dal sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi e dai primi cittadini arbëreshë, nonché dai sindaci del distretto del Pollino, Begaj ha posto l’accento sul ruolo storico che ha avuto l’Italia, «terra che più di cinque secoli addietro ci ha accolto, protetto e fatti diventare cittadini».
Alla cerimonia di San Basile assieme al presidente Begaj sono arrivati anche Xhelal Svecla, ministro degli Interni del Kosovo, Elbert Krasniqi, ministro dell’Amministrazione governativa locale del Kosovo, Lendita Haxhitasim, Ambasciatrice del Kosovo in Italia, Anila Bitri Lani, Ambasciatrice d’Albania in Italia, Vehbi Miftari, Capo missione del Kosovo presso la Santa Sede, Vullnet Sinaj, deputato dell’Assemblea dell’Albania e Loris Castriota Skanderbegh, erede di Skanderbeg. L’assessore regionale Gianluca Gallo ha posto l’accento sul ruolo strategico della Regione Calabria, finalizzato a rafforzare i rapporti istituzionali con l’Albania e a intensificare gli scambi culturali e commerciali con la “Terra delle Aquile”.

Leggi l’articolo completo sull’edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Calabria