Quattro misure cautelari, perquisizioni e sequestri in sei regioni (Campania, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Calabria). E’ il bilancio di un’operazione, coordinata dalla procura europea e condotta dalla Guardia di finanza di Savona, che ha smantellato un’organizzazione criminale accusata di costituire società «cartiere» inserite in un sistema di «frodi carosello», finalizzato all’acquisto di pneumatici da venditori comunitari, quindi in regime di non imponibilità, per rivenderli ad aziende nazionali a un prezzo marcatamente inferiore a quello di mercato, in evasione dell’Iva e delle regole della concorrenza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, dal 2016 il gruppo criminale avrebbe generato un fatturato di oltre 50 milioni di euro, per una frode complessiva all’erario di circa 10 milioni. Le aziende, ricondotte ai quattro indagati, fungevano da intermediarie tra i fornitori con sede in Paesi dell’Unione europea (Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Spagna e Ungheria) e gli acquirenti nazionali, accollandosi il debito di imposta, che però non veniva versato all’erario, consentendo un indebito vantaggio economico e fiscale.
E’ inoltre emerso che le aziende erano vere e proprie scatole vuote intestate a prestanome nullatenenti, prive di una reale sede operativa, sprovviste dei mezzi necessari allo svolgimento delle attività dichiarate, titolari di conti correnti in cui le uniche operazioni riguardavano la compravendita degli pneumatici.