Parla di «significativa difficoltà nella capacità di impegno delle risorse ma, soprattutto, di pagamento delle stesse» la Sezione di controllo per gli affari europei e internazionali della Corte dei Conti che nell’ultima relazione annuale mette nero su bianco la situazione a livello nazionale e regionale. Il fenomeno delle difficoltà «si accentua in alcune regioni del Sud Italia dove si divarica considerevolmente il rapporto fra il tasso di impegno e il tasso di pagamento». Una situazione che potrebbe essere frutto di «una distonia tra una buona capacità progettuale e quella di attuazione dei programmi». Ci sono margini di miglioramento, insomma, anche per la Calabria, ancor più in vista del quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
L’analisi della magistratura contabile – che riguarda gli andamenti relativi al 2022 – si sofferma sulle politiche strutturali e di coesione, sulla politica agricola ma anche sulle irregolarità e frodi riscontrate. Per quanto riguarda la politica di coesione socio-economica, la Corte ha verificato lo stato di attuazione dei Programmi operativi regionali (Por) del ciclo 14-20: al 31 dicembre 2022, il Por Calabria Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) presentava un’attuazione finanziaria su 1.8 miliardi programmati del 48,9%, pari a 909 milioni circa di pagamenti dei progetti (1.3 mld di impegni); sui 399 milioni del Fondo sociale europeo (Fse) la percentuale si attestava al 54,4%. Percentuali in aumento al 31 dicembre 2023: i pagamenti del Fesr si attestavano al 61,97% (1,13 miliardi), al 63,91% del Fse (245 mln).