In Calabria continua a mancare un reparto pubblico di neuropsichiatria infantile: l’ultima segnalazione era giunta da “Save The Children”, che nei giorni scorsi ha presentatola XIII edizione del suo “Atlante dell’Infanzia (a rischio)”, dal titolo “Come stai?”. Ora a riaccendere i riflettori su una vera e propria emergenza sono i giudici del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabra, che hanno incontrato il garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale. Al tavolo c’erano il presidente Marcello D’Amico e il procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale, Roberto Di Palma. «I due magistrati – spiega il garante – mi hanno rappresentato la persistenza della necessità impellente di un reparto pubblico di neuropsichiatria infantile dove inviare minorenni con disturbi e potenzialmente in grado di commettere reati autolesionistici o su altrui soggetti, perché i reparti fuori regione cui si faceva riferimento solitamente hanno cominciato a negare ricoveri per carenza di posti. Una situazione del tutto prevedibile giacché il disagio psicosociale che colpisce soggetti in età evolutiva è lievitato a dismisura ovunque».

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