“Mancano ormai 5 giorni al termine del contratto che garantisce le attività necessarie alla Abramo Customer Care in AS affinché mantenga in essere oltre 1000 contratti di lavoro in Calabria. Al di là di alcune affermazioni istituzionali, non si hanno certezze da parte del committente né tanto meno dei Commissari Straordinari di ulteriori proroghe delle attività che consentano di avere ulteriore tempo per ricercare una soluzione per tutti i lavoratori impattati”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dalle segreterie regionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Telecomunicazioni
“Dopo 6 mesi e, nonostante le richieste ed i solleciti fatti sia da parte istituzionale che dalle Segreterie Nazionali e Regionali sia confederali che di categoria, di CGIL, CISL, UIL E UGL, ancora non è stato convocato il tavolo di crisi specifico per Abramo Customer Care. Ancora una volta i lavoratori di Abramo scendono in piazza, il 27 giugno, per gridare sempre più forte che è vergognoso il comportamento di TIM, azienda partecipata dallo Stato, che non ha assolutamente alcuna remore nel mettere in mezzo alla strada 1000 madri e padri di famiglia calabresi per perseguire un risparmio irrisorio rispetto ai costi ed ai fatturati miliardari! Per questi motivi si proclamano 4 ore di sciopero su tutti i siti produttivi calabresi (Crotone, Montalto Uffugo e Catanzaro) con relative manifestazioni territoriali, perché è una vertenza che impatta tutta la Regione, una vertenza – concludono – che va oltre le velleità personali e territoriali, una vertenza tra le più importanti che la nostra Regione è costretta ad affrontare e necessariamente a vincere!”