La relazione sullo stato di attuazione del Pnrr preannuncia il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti nella tabella di marcia. Sulla carta il cronoprogramma sembra essere rispettato, ma i timori relativi alla concreta declinazione delle azioni previste sono reali. Dai dati del Conto annuale della Ragioneria dello Stato, di recente pubblicati, emerge una fotografia ben chiara dello stato della nostra pubblica amministrazione in tutte le sue articolazioni, fotografia che tangibilmente viviamo attraverso i lavoratori dei servizi pubblici lucani.

Il 41% ha oltre 55 anni e i numeri aggiornati sull’invecchiamento della pubblica amministrazione vengono solo in parte mitigati dalle recenti assunzioni. Basti pensare che in Basilicata dal 2011 al 2020 i lavoratori degli enti locali si sono ridotti del 35%, in sanità del 5%. Una situazione da noi più volte denunciata: mancano all’appello almeno 4.000 lavoratori pubblici, tra ministeri, enti locali e sanità.

Il quadro offerto dal Conto annuale indica che i pensionamenti viaggiano più velocemente dei nuovi ingressi e questo fa risuonare un altro allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Agenzia per la coesione sulla scarsa reattività degli enti meridionali nella richiesta dei fondi Pnrr. Le amministrazioni sono già in affanno e necessitano di un maggiore supporto nella gestione delle iniziative finanziate con il Pnrr in tutte le fasi realizzative, a partire dalla progettazione, il rischio è che si attui un progetto a metà. Nella stessa sanità, la realizzazione di 19 case, 5 ospedali della comunità e di 6 centrali operative territoriali, deve essere accompagnata dall’inserimento del personale sanitario, tecnico ed amministrativo.

Per tradurre in realtà i progetti del Pnrr, urge più che mai un piano straordinario per l’occupazione nel settore pubblico lucano senza il quale si rischia di vanificare questa grande opportunità. Giuliana Pia Scarano Segretaria Fp Cgil Potenza