L’Ecomuseo della Siritide, dopo l’adesione alla rete nazionale, entra a far parte anche dell’EEON, rete europea degli Ecomusei che ne riconosce il ruolo sociale nella conservazione, protezione e promozione del patrimonio culturale e naturale, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle comunità locali e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite.

A darne la notizia è il direttore Rudy Maranchelli e il tutto avviene alla vigilia della Giornata dell’Europa. “Il 9 maggio 1950, grazie alla dichiarazione di Schuman, vennero poste le basi dell’Unione europea con l’obiettivo di unire i nostri paesi e garantire la pace e l’armonia tra di essi. Nell’anniversario di questo importante giorno, ufficializziamo l’entrata nella rete europea degli ecomusei.

L’adesione mette a contatto il nostro territorio di riferimento, la Siritide, con diverse iniziative che potrebbero, fin da subito, svilupparsi in progetti di cooperazione nel campo del patrimonio culturale. Uno dei limiti emersi con maggiore frequenza nelle esperienze di cooperazione europea fino ad oggi è infatti la scarsa conoscenza reciproca. Il carattere spesso estemporaneo – dichiara Marranchelli – delle cordate che si realizzano per partecipare ai progetti comunitari, fa sì che il contenuto sia centrale e dunque motivante solo per il project leader e veda una partecipazione meno convinta degli altri partner oppure al contrario, che ogni partecipante conferisca una parte di progetto che rientra già nelle priorità di ognuno, costruendo in questo modo una iniziativa complessiva poco organica.

La maggiore conoscenza e, poco alla volta, la disponibilità di reti di relazioni meno episodiche potrebbe sicuramente avere un effetto positivo innanzitutto sulla qualità delle iniziative comuni. Un secondo risultato atteso – continua Marranchelli – è l’aspetto formativo dell’iniziativa. Confrontare le esperienze di partecipazione a iniziative comunitarie, è utile per apprenderne meglio le regole, i meccanismi, le opportunità”.