Sottoscritto l’accordo di reindustrializzazione dell’ex Firema di Tito Scalo al Dipartimento delle Attività produttive della Regione Basilicata, alla presenza della parti sociali.

Giornata storica per il lavoro in Basilicata- è questo il commento di Fim Fiom e Uilm sull’accordo firmato.  Siglato l’accordo con la Comes srl, azienda aggiudicataria del bando, che sancisce la rioccupazione dei primi 22 lavoratori con l’impegno dell’assorbimento complessivo dell’intera platea. Verranno riassunti tutti con un contratto a tempo indeterminato conservando il relativo contratto metalmeccanico, in deroga alle tutele crescenti e conservando il diritto all’art. 18. Altresì i lavoratori licenziati da TFA conserveranno la retribuzione complessiva maturata all’atto del licenziamento in TFA”.

Uno storico successo per tutti che ripaga, in parte, del sacrificio e delle lotte di questi anni delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori costretti a lasciare la propria terra o peggio entrare nella lunga platea dei disoccupati lucani. L’accordo raggiunto, che chiude il bando di reindustrializzazione del sito storico di Firema, è ovviamente il successo di tutti a partire dai lavoratori e dal sindacato che hanno costruito con la Regione un percorso che oggi consente la rioccupazione dei lavoratori.

Una lunga vertenza contraddistinta anche da momenti molto difficili ma che al contempo non hanno scoraggiato né i lavoratori né FIM FIOM e UILM che, con determinazione e ostinazione, hanno lavorato e creduto in questo risultato. Ora bisogna andare avanti attraverso il valore del lavoro e dunque della dignità del lavoro, attraverso un rinnovato percorso di rappresentanza dei lavoratori, nei rapporti con la nuova azienda attraverso relazioni sindacali atte a garantire il miglioramento continuo delle condizioni di salario, salute e sicurezza dei nostri lavoratori-concludono i sindacati.