Cade l’accusa di associazione mafiosa per il “clan” Schettino di Scanzano Jonico. La Corte d’Appello di Potenza ha assolto dall’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso tutti gli imputati del processo “Ruska” che, in primo grado dinanzi al Tribunale di Matera, si era concluso con la condanna.  Restano in piedi i reati di droga ed estorsione.

Per il presunto boss, Gerardo Schettino, la condanna di 25 anni in primo grado si è ridotta a 15 in appello per il suo braccio destro, Domenico Porcelli da 26 a 12. Nicola Lofranco e Piero di Domenico, sono invece stati condannati a 10 anni, in primo grado erano stati condannati a 19. Pena ad 8 mesi per il figlio di Gerardo Schettino, Giuseppe. Rimessi in libertà Michele Puce e Maria Montano che invece il Tribunale di Matera aveva condannato rispettivamente a 16 e sei anni.