Anna Maria Scalise, ex sindaca di Ruoti, fa sapere che presenterà ulteriore denuncia contro Angelo Salinardi “per le allusioni diffuse sulla stampa, ancora una volta strumentali, prive di pregio e tese solo a continuare a screditarla”. L’annuncio arriva a due giorni dall’udienza preliminare per la presunta macchina del fango messa in piedi, da Salinardi e altre dodici persone, ai danni dell’ex sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, dell’attuale primo cittadino, Franco Gentilesca, all’epoca dei fatti assessore comunale, e del commissario della Polizia di Stato Pasquale Di Tolla. Angelo Salinardi al termine dell’udienza, secondo quanto riportato dal Quotidiano del Sud nell’edizione odierna, avrebbe annunciato una richiesta di risarcimento pari a oltre mezzo milione di euro nei confronti di Anna Maria Scalise sostenendo che “il processo si fondi su di una serie di falsità rese agli inquirenti da parte della stessa al solo scopo di far avviare le indagini”.

A Salinardi e agli altri imputati vengono contestati atti persecutori ai danni di Scalise e Gentilesca, attuati attraverso la diffusione di comunicati stampa contenenti una serie di notizie false sul conto dell’ex sindaca e dell’ex assessore. Per questi ultimi all’udienza del 6 febbraio scorso, presieduta dal giudice Valente, è stata ammessa la costituzione di parte civile insieme con il Comune di Ruoti.

“Salinardi-sottolinea Anna Maria Scalise in una nota- continua a fare confusione, provocazioni, dare continui giudizi sulle persone, con l’unico scopo di rallentare e dare ulteriore aggravio ai procedimenti di qualsiasi natura. Gli attacchi di Salinardi e della sua filiera sono stati rivolti alla funzione istituzionale da me rappresentata in quanto sindaco ed in quanto donna”. Poi l’ex sindaca ribadisce di non essere per nulla spaventata dall’annuncio di Salinardi dicendosi “pronta ad affrontare giudizi in tutti i tribunali d’Italia”

L’ex sindaca si dichiara, altresì, sorpresa dalle dichiarazioni rese dal legale di Salinardi  sul ruolo preminente che avrebbe avuto l’ex giudice onorario Giovanni Conte nell’organizzazione della “macchina del fango”. Il difensore dell’imputato Angelo Salinardi (imputato insieme ad altre dodici persone, tra cui l’ex consigliere De Carlo Rosario, il giornalista Scaglione Luigi, il consigliere Faraone Angelo, il brigadiere dei carabinieri Davide Maletesta, Gerardo Scavone etc), ha infatti chiesto il trasferimento del processo a Catanzaro in quanto nella vicenda sarebbe coinvolto il segretario generale della Provincia Potenza Giovanni Conte, all’epoca giudice onorario al tribunale di Potenza. L’avvocato di Salinardi infatti- ricorda l’ex sindaca di Ruoti- evidenzia che non può sottacere che la Procura di Potenza abbia indagato su Conte Giovanni, definendolo il “deus ex machina “, il “burattinaio” di tutta la vicenda”.

La richiesta dei legali degli imputati di trasferimento del processo a Catanzaro era stata già avanzata nel gennaio dell’anno scorso, e la Cassazione si è già espressa rigettando la richiesta di trasferimento del processo adducendo tutte le motivazioni.

Il gup Valente ha rinviato l’udienza all’11 giugno prossimo. I legali delle parti offese, gli avvocati Leonardo Pugliese per l’ex sindaca Scalise, Michele Riccio dell’attuale Sindaco Gentilesca e Francesco Fabrizio del neo costituito in giudizio Comune di Ruoti, hanno fatto opposizione alla richiesta di  trasferimento del processo al tribunale di Catanzaro.