
ROSETO. «Quelli in foto sono i pavimenti che sono stati rimossi durante i lavori all’interno della villa comunale. È stato lasciato tutto nella parte posteriore della biblioteca comunale senza cura, sono indignato. Diverse amministrazioni sono colpevoli di questa cosa». A dirlo è il cittadino tesserato con la Lega Luigi Felicioni, allibito per le condizioni in cui sono state lasciate le piastrelle appartenenti all’edificio ancora chiuso il cui parco è stato riaperto da poco tempo.
«Se le piastrelle dopo essere state tolte sono state messe lì è perché c’è l’idea di riutilizzarle», sottolinea Felicioni, «sono pavimenti costruiti ad hoc alla fine del 1800 per quella villa. Nel momento in cui vengono a mancare una o due sole piastrelle per ogni stanza, e lì sicuramente già mancano, non puoi ricomporre lo stesso tipo di pavimento. Ci sono anche coloro che rifanno su ordinazione piastrelle di quel tipo, ma a quali prezzi?». E conclude: «L’attuale amministrazione sapeva della presenza di questi pavimenti e sicuramente non ha fatto nulla, nonostante abbiano fatto in modo di riaprire il parco della villa stessa. Ma sono colpevoli anche le amministrazioni precedenti perché non hanno controllato secondo me i cantieri come dovevano essere controllati, ma hanno soltanto fatto burocrazia all’interno degli uffici comunali, e il risultato adesso è questo».(e.c.)