PESCARA. La geometria delle rotatorie; il posizionamento dei semafori, poco visibili ai mezzi pubblici; le banchine collocate al centro della carreggiata, le cui dimensioni risultano insufficienti a garantire la sicurezza dei pedoni.
Sono le principali criticità di viale Marconi, inserite in una lettera inviata dal capo di Gabinetto della Prefettura di Pescara, Patrizia Savarese, al Comune, che però non ha risposto. A riferirlo sono stati, ieri mattina, il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli e i consiglieri comunali dem Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo, Marco Presutti e Stefania Catalano, con Mirko Frattarelli (Per Sclocco sindaco), che chiedono al sindaco Carlo Masci e agli assessori di rispondere alla Prefettura che il 30 gennaio scorso, dopo un primo invio del 20 dicembre 2023, ha inviato un’email di sollecito.
«Sembra quasi uno scontro istituzionale. Dicano ai pescaresi come pensano di sistemare questo disastro chiamato viale Marconi e quanto sta costando la manutenzione della strada», riferiscono i consiglieri di minoranza. In particolare, nel primo invio, datato 20 dicembre 2023, dalla Prefettura si chiedeva all’Ente di fornire dei chiarimenti e di indicare le eventuali azioni da intraprendere per fronteggiare le problematiche segnalate. E considerando la mancata risposta, la Prefettura ha inoltrato un sollecito.
Le criticità relative alla sicurezza stradale di viale Marconi, il cui progetto divide la politica e la città, sono state denunciate in più occasioni dai rappresentanti sindacali degli autisti Tua (Trasporto unico abruzzese), in particolare dalla Filt Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Fisal e Orsa.
E infatti, le segnalazioni inserite nella lettera della Prefettura sono il frutto di un incontro, che si è svolto nella stessa sede del Palazzo del Governo, il 19 dicembre scorso. «Il fatto che il prefetto debba sollecitare il Comune ad avere una risposta sulla sicurezza stradale significa che ormai la giunta Masci ha scelto l’omertà su questo tema», precisa il consigliere Giampietro. «I sindacati continuano a denunciare le criticità, ma se il Comune non risponde vuol dire che ormai non sa come farlo». E aggiunge: «Non solo la giunta Masci ha creato un mostro, trasformando viale Marconi nella strada più insicura della città, ma siamo arrivati al punto che la Prefettura deve sollecitare una risposta sulle eventuali iniziative da intraprendere per la soluzione dei problemi. Risposta che, con tutta evidenza, deve dare il vertice politico del Comune, e non gli uffici chiamati a eseguire le scelte della giunta. Questo centrodestra è talmente distratto dalla campagna elettorale, con cui diversi assessori tentano di lasciare il Comune per fuggire alle proprie responsabilità, che ha dimenticato anche la leale collaborazione tra enti e il rispetto di istituzioni come la Prefettura».
Entrando, infine, nel merito delle problematiche di una delle principali strade della città, i consiglieri del centrosinistra ribadiscono: «Più volte abbiamo sollevato le criticità amministrative di questo lavoro, oggetto di verifica di Anac e Corte dei Conti, ma abbiamo anche posto l’accento sull’insicurezza a causa dei semafori poco visibili, sui passaggi pedonali in prossimità delle rotatorie, così come sulle banchine degli autobus non idonee per i ragazzi che escono dalle scuole, ma anche in merito alle dimensioni inadeguate delle fermate per i portatori di handicap in carrozzina e sulla mancanza di sicurezza per i ciclisti».
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