TERAMO. Via libera dalla giunta comunale all’atto di indirizzo per la redazione del piano urbano del verde. Un piano da tempo sollecitato da più parti, sia sul fronte politico che dalle associazioni ambientaliste, e che ora si incammina verso una concretizzazione. La delibera votata nei giorni scorsi formalizza l’avvio dei lavori per mettere nero su bianco una mappa completa del verde in città e individuare strategie capaci di migliorarlo e gestirlo.
Nel documento si indicano le linee guida del piano, che dovrà contenere: l’analisi quantitativa e tipologica delle aree verdi; l’analisi delle criticità, delle vocazioni e delle potenzialità presenti; le proposte e le previsioni di sviluppo, ampliamento, miglioramento del verde urbano, periurbano, rurale e delle reti ecologiche; il regolamento del verde per il patrimonio pubblico e privato. L’atto che l’amministrazione dovrà redigere rappresenta uno strumento indispensabile per un comune che è ricco di verde, la cui gestione è spesso complicata ed onerosa. Prova ne sono gli interventi che si susseguono e i ritardi che si accumulano per fronteggiare sia le ordinarie manutenzioni che le emergenze legate, ad esempio, agli alberi malati o pericolosi. Aspetto, quest’ultimo, al centro di un recente scontro fra l’assessore competente Valdo Di Bonaventura e il Wwf: un botta e risposta legato al taglio di piante, che per l’associazione avviene anche in casi non necessari. Critiche che hanno visto la replica, tramite una conferenza stampa, dell’amministratore che ha sottolineato come gli abbattimenti siano figli sempre di necessità e prescrizioni, ammettendo come unica colpa il ritardo sulla redazione del piano del verde.
Pronta la controreplica del Wwf, che evidenzia come «le malattie delle piante sono spesso legate a carenze gestionali del verde pubblico che a Teramo si trascinano da anni» e come talvolta ci siano stati tagli non dovuti a malattie o sicurezza. Gli esempi riportati riguardano i tigli rimossi alla Cona e i pruni tagliati dinanzi alla scuola San Giorgio. Ma ciò che più il Wwf critica è l’assenza del piano del verde: «Che a Teramo esista un problema di gestione del verde urbano è talmente pacifico che la relazione di inizio mandato presentata dal sindaco D’Alberto promette sia un piano del verde sia un regolamento comunale per la tutela del patrimonio arboreo e del verde. Ma non solo: si tratta di un’esigenza talmente avvertita che la promessa di un piano era contenuta anche nel programma elettorale del candidato D’Alberto della passata consigliatura», scrive l’associazione, che rinnova l’appello affinché il Comune proceda rapidamente al piano del verde e convochi una riunione con associazioni e ordini professionali per un confronto sul tema.
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