CHIETI . A due settimane dal ritorno della Processione del Venerdì Santo dopo due anni di stop causa Covid, piazza San Giustino è ancora un cantiere. Ma dal Comune sono tutti più che certi che per il 15 aprile, Venerdì Santo appunto, lo spazio per far uscire la processione dalla cattedrale in totale sicurezza, ci sarà. «Stiamo lavorando perché il corteo possa partire dalla cattedrale almeno per quanto riguarda la sua parte principale», dice l’assessore comunale ai lavori pubblici Stefano Rispoli, «nel senso che dalla cattedrale usciranno l’arcivescovo, il coro, i musicisti e l’arciconfraternita del Sacro Monte dei morti, mentre le altre confraternite e le autorità attenderanno all’incrocio con via Pollione, davanti a palazzo Mezzanotte e da qui, senza attraversare la piazza, si uniranno alla processione».
Il corteo con l’arcivescovo scenderà dalla chiesa e attraverserà il cantiere lungo una passerella recintata. Gli scavi che si vedono, verranno ricoperti con lo stesso materiale di scavo ricompattato e il tutto verrà coperto da uno “stabilizzato fine”, materiale che si utilizza per questo tipo di operazioni. «È una copertura definitiva», spiega il direttore dei lavori Lucia Morretti, «in quella parte della piazza gli scavi sono terminati, quindi procediamo in questo senso. Per la Processione del Venerdì Santo abbiamo redatto uno studio che prevede la realizzazione di una passerella larga sei metri, munita di recinzioni laterali con tutte le protezioni necessarie. Partirà dalla scalinata della chiesa e arriverà in via Pollione».
I lavori che trasformeranno piazza San Giustino da un parcheggio alla piazza principale della città stanno per volgere al termine. Gli scavi della Soprintendenza archeologica sono quasi finiti e quindi può partire a breve la ripavimentazione. Il cantiere, avviato dalla precedente amministrazione allo scadere di mandato, è partito a settembre del 2020. Venuti a costare un milione e mezzo di euro, i lavori prevedono la copertura della piazza in pietra di Apricena, dal colore bianco-giallastro. La parte che si trova davanti al municipio sarà realizzata invece in pietra di Trani-Bronzetto, giallo ed ambrata, con 42 mattonelle su cui verrà inciso il nome di tutte le contrade cittadine. La parte laterale che costeggia i palazzi sarà invece in pietra scura. La particolarità sarà data da un suggestivo gioco di luci sui palazzi e sulla cattedrale.
Per la processione la piazza sarà completamente interdetta al pubblico, che potrà assistere al passaggio del corteo a partire da via Pollione. Nonostante la fine dello stato di emergenza, le presenze saranno contingentate lungo tutto il percorso. Le forze dell’ordine stanno lavorando all’organizzazione. Si è ipotizzato un percorso interamente presidiato, anche per quanto riguarda i varchi pedonali che, a differenza degli anni passati, saranno chiusi e controllati. All’organizzazione partecipa anche l’arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, guidata da Giampiero Perrotti, che per tradizione cura l’antico rito. Per due anni di fila la processione è stata fatta dall’arcivescovo Bruno Forte in solitaria. Dopo lo stop forzato, ora Chieti si prepara riaccogliere la sua tradizione più amata.
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