CHIETI. La 31enne pescarese, contagiata dal vaiolo delle scimmie, due settimane fa, è finalmente guarita. «L’abbiamo dimessa due giorni fa», spiega Jacopo Vecchiet, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Annunziata, «ora è in ottime condizioni. Come è noto dai primi studi scientifici, la malattia si è progressivamente autolimitata senza creare grossi problemi alla ragazza. Anche le lesioni cutanee sono gradualmente diminuite fino a ridursi del tutto».
In ospedale è stato anche eseguito un tampone sulle escoriazioni cutanee della 31enne che ha dato esito negativo, concedendole il via libera per il rientro a casa. Un sospiro di sollievo, dopo due settimane di degenza, che ha fatto rientrare l’allarme di un possibile focolaio abruzzese.
In queste due settimane, infatti, il dipartimento prevenzione della Asl, diretto dal professor Giuseppe Torzi, ha ricostruito i contatti stretti della ragazza per cercare di capire dove possa essersi infettata con il vaiolo delle scimmie. A quanto sembra, però, tutti i suoi ultimi contatti stretti non hanno sviluppato sintomi e il rischio di un primo focolaio abruzzese sembra scongiurato almeno per ora.
«Questo primo caso gestito qui a Chieti», spiega Vecchiet, «ci ha dato la possibilità di mettere a regime tutto il protocollo di gestione dei pazienti all’interno del nostro ospedale. Fortunatamente, a quanto pare, il rischio focolaio sembra scongiurato». La 31enne, residente in provincia di Pescara, si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti il 2 agosto con dolori muscolari, febbre e vescicole: sintomi che avevano fatto scattare subito un campanello d’allarme. Poi il tampone aveva avvalorato i sospetti iniziali confermando il primo caso di vaiolo delle scimmie anche a Chieti. La ragazza è stata subito ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Annunziata ed è rimasta sotto osservazione per circa due settimane. Si è trattato del secondo caso registrato in Abruzzo, dopo il 40enne teramano contagiato il 27 luglio scorso al rientro da un viaggio in Spagna. La donna, durante il periodo di isolamento, è sempre rimasta in buone condizioni. E ora il peggio sembra passato anche per chi temeva un focolaio più esteso. (d.b.)