PESCARA. Prende a calci la porta del reparto di Rianimazione dell’ospedale civile e manda in frantumi la vetrata. Una scena agghiacciante che si è consumata ieri mattina davanti agli occhi esterrefatti di medici, infermieri e personale della Asl.
Tutto è iniziato quando un uomo, insieme ad altre persone, ha cercato di accedere a tutti i costi negli spazi dell’unità operativa riservati ai pazienti critici, senza essere autorizzato dal personale sanitario. I toni si sono alzati talmente tanto che per riportare alla calma la situazione è stato necessario l’intervento della polizia. Il responsabile del gesto, individuato e identificato, con tutta probabilità sarà denunciato per danneggiamento aggravato.
Come hanno raccontato alcuni testimoni, l’episodio si è trascinato dal Pronto soccorso al reparto di Rianimazione. Un individuo, visibilmente in stato di agitazione, è entrato in ospedale e ha iniziato a urlare per i corridoi, prendendosela con il personale medico e sanitario, pretendendo di entrare insieme ad altre persone nell’unità di Rianimazione chiusa ai visitatori esterni. L’esplosione di violenza incontrollata e la furia inspiegabile dell’uomo hanno spinto i medici e gli infermieri presenti a chiedere l’intervento immediato della polizia. Sul posto si è precipitato prima il personale in servizio al posto fisso di polizia che, subito dopo, ha richiesto il supporto dei colleghi della squadra volante, coordinati dal dirigente Pierpaolo Varrasso. L’uomo, infatti, non riuscendo ad accedere all’interno del reparto, aveva ormai perso le staffe e, con un gesto estremo, si era scagliato contro la porta a vetri che delimita l’ingresso. La vetrata è andata in mille pezzi e il boato ha mandato nel panico il personale e i degenti in attesa delle cure. L’uomo violento è stato quindi bloccato dai poliziotti e identificato. Sono in corso ulteriori approfondimenti per verificarne le altre responsabilità penali oltre alla denuncia per danneggiamento aggravato.
«L’attività posta in essere, svolta in maniera celere e determinata», fa sapere la questura di Pescara, «evidenzia la massima attenzione prestata nei confronti del locale presidio ospedaliero, su cui, dando attuazione a precise direttive del capo della polizia, sono state rafforzate le misure di vigilanza, intensificando le attività di controllo e vigilanza sia all’interno che all’esterno della struttura». (y.g.)