GIULIANOVA. È stato commemorato martedì, nella sala consiliare del Comune, l’aviere italo-americano Lino Manocchia, in servizio all’aeroporto di Mostar durante la seconda guerra mondiale. Alla famiglia, rappresentata dalla nuora Teresa e dal figlio Adriano, è stata consegnata, presenti il sindaco Jwan Costantini e il suo vice Lidia Albani, il diploma di “combattente della libertà”. L’amministrazione comunale ha pure insignito Manocchia di una medaglia che fa memoria del suo internamento. La presidenza del consiglio dei ministri gli ha inoltre tributato la medaglia d’onore di bronzo in ricordo delle sofferenze patite in un lager tedesco. Dopo l’8 settembre 1943, Manocchia fu catturato dai tedeschi e internato in un campo di concentramento a Francoforte. Presente alla cerimonia la sezione di Teramo e Giulianova dell’Associazione arma aeronautica, rappresentata dal presidente onorario Tommaso Di Remigio e da Mario Bollini. Il giornalista e storico Walter De Berardinis e la direttrice di “Artemia Nova editrice” Maria Teresa Orsini hanno donato alla famiglia di Manocchia il libro pubblicato in suo ricordo “Frammenti di un prigioniero” curato da Elso Simone Serpentini e De Berardinis.