BALSORANO. Racconta di essersi imbattuto in un orso che gli è spuntato da un lato della strada, centrando l’auto sulla quale viaggiava, procurando dei danni. L’animale è scappato dopo l’impatto, sempre stando al racconto dell’automobilista. Si tratta di Maurizio Orlandi che gestisce un locale in provincia di Frosinone e nella notte tra venerdì e sabato, dopo aver chiuso, stava andando insieme a un amico a San Donato Val Comino a prendere qualcosa da mangiare. Zona di confine con l’Abruzzo. Proprio mentre stava percorrendo la strada regionale 59 è avvenuto l’incidente. «Viaggiavamo al di sotto del limite», sostiene Orlandi, «stavamo percorrendo la strada regionale 59 e a un certo punto abbiamo sentito una botta sul lato sinistro e abbiamo visto questa sagoma nera. Il punto d’impatto non è stato frontale, è stato laterale. È stata questione di un attimo; subito ci siamo fermati, ma essendo quello un punto buio e in prossimità di una curva siamo arrivati al cimitero di San Donato Val Comino per capire bene quello che era accaduto all’auto». Orlandi viaggiava insieme a un amico sulla sua Opel Meriva. Nei giorni scorsi nella vicina Valle Roveto sono state segnalate diverse incursioni di un plantigrado. L’animale, qualora il racconto trovasse conferme, potrebbe essere rimasto ferito ma non vi sono certezze. «Abbiamo visto nitidamente che era un orso», conclude l’uomo, «dopo l’impatto è ruzzolato ed è andato via. Ho subito allertato i carabinieri della compagnia di Sora che inizialmente erano scettici. Ma assieme agli stessi militari abbiamo visto che c’erano dei peli attaccati alla portiera e non erano certo quelli di un cinghiale. Voglio precisare che è l’orso che mi è venuto addosso e che stavo procedendo sulla mia strada. Domenica ho fatto un sopralluogo con i guardiaparco sul posto dove è avvenuto l’impatto, ma quella è una zona fuori parco e quindi mi è stato riferito che non è di loro competenza. Farò fare una perizia alla macchina per quantificare i danni e poi procederò legalmente». Dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise fanno sapere che «il racconto presenterebbe troppe lacune e il fatto potrebbe non corrispondere al vero».
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