CHIETI. Un investimento complessivo di 720 milioni per arrivare a percorrere 157 chilometri di strade ferrate in poco più di due ore, alla media di 80 chilometri all’ora. È il progetto della velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma, linea attualmente pochissimo frequentata a causa dei treni-lumaca che, nel caso dei più veloci, arrivano nella Capitale in 3 ore e mezza. Basta salire su un autobus per essere a Roma in meno di due ore e mezza.
Il progetto di velocizzazione giaceva nei cassetti degli uffici dimenticato da anni, fino a quando le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e la volontà di tracciare un nuovo corridoio transnazionale per il trasporto delle merci non gli hanno ridato improvvisamente nuova vita. Il progetto prevede il raddoppio dei binari e anche l’abbattimento di diversi edifici che si trovano troppo vicini alla ferrovia: una ventina sono quelli che dovranno essere abbattuti nella sola Brecciarola; una cinquantina quelli che dovranno andare giù nel resto di Chieti Scalo. Tra loro anche molte abitazioni private. L’iter burocratico che riguarda i due tratti del progetto non è lo stesso: il tratto che va da San Giovanni Teatino a Brecciarola sta andando avanti secondo l’iter ordinario ed è attualmente fermo al ministero dell’Ambiente in attesa della valutazione di impatto ambientale. Il tratto che va da Brecciarola a Manoppello viene realizzato, invece, con i fondi del Pnrr e segue un altro iter – più accelerato rispetto al normale a causa della necessità di spendere in fretta i fondi europei – che attualmente si trova nella fase del dibattito pubblico, la fase, cioè, in cui vengono ascoltati i territori e ognuno può fare domande, sollevare perplessità, avanzare richieste e proposte. (a.i.)