PESCARA. «Un ragazzo con la testa sulle spalle, bravissimo. Ma anche solare, simpatico, chiacchierone». Sono le prime parole di ricordo di Luca Fondati, di professione guardia giurata, morto a 24 anni nell’incidente stradale che si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri a Francavilla. Il giovane di Crecchio ha perso la vita mentre era in moto, la sua grande passione insieme alle auto, come ricorda chiunque lo abbia conosciuto. «Dei motori sapeva tutto», che fossero due o quattro ruote, dicono gli amici che ora lo piangono e sono sconvolti di fronte a questa perdita.
La notizia è arrivata nella prima serata a Crecchio, una comunità di circa tremila persone che è rimasta ammutolita di fronte alla morte del giovane, che aveva studiato all’istituto nautico Acciaiuoli di Ortona frequentando la sezione “capitani”. «Per il paese è una tragedia», dice il sindaco Nicolino Di Paolo che si stringe alla famiglia Fondati. «La comunità è profondamente scossa», prosegue il primo cittadino esprimendo il dolore e lo sgomento che in queste ore accomunano tutto il paese, di fronte a una tragedia inattesa.
«Luca era un bravo ragazzo», prosegue il sindaco mandando il suo messaggio di cordoglio ai genitori del 24enne, il papà Dario, fisioterapista, la madre Antonella, che lavora a scuola (e ha lavorato anche a Crecchio), e al fratello più piccolo, Alessandro. «Siamo vicini alla famiglia, sono davvero delle brave persone, apprezzate da tutti», prosegue il primo cittadino. E ricorda che Crecchio, un piccolo borgo dove «ci conosciamo tutti, purtroppo ha già perso altre giovani vite in passato». In attesa di sapere quando ci sarà l’ultimo saluto al 24enne, Di Paolo annuncia che «sarà proclamato il lutto cittadino, in occasione dei funerali»: un modo per abbracciare la famiglia di Luca e affiancarla in un momento così difficile.
È grande il dolore anche all’interno della Federalpol, l’istituto di vigilanza con sede centrale a Treglio dove Luca, guardia particolare giurata, lavorava da quattro anni, nella sede di Lanciano. «Nella sua attività», dicono i colleghi, «era molto bravo. E poi era un giovane brillante, sapeva stare in compagnia, era simpatico, solare ed era apprezzato e amato da tutti», prosegue chi lo ha conosciuto sul campo, come guardia giurata e con il tempo è diventato suo amico. Difficile credere che non ci sia più.
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